Giulianova. “Nella riorganizzazione della rete ospedaliera questo Governo regionale sta collezionando ritardi su ritardi ed anche quando si tratta di dare attuazione ad atti approvati dal Consiglio preferisce far finta di nulla”.
Questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, che ha inviato una missiva all’Assessore Paolucci sulla mancata attivazione del servizio Stam presso l’ospedale di Giulianova, ancora al centro delle polemiche dopo la recente querelle sul nuovo ospedale in città.
“Lo scorso aprile – ha continuato Mercante – la Regione ha approvato, all’unanimità, la risoluzione che avevo depositato per consentire l’attivazione di un servizio che ritengo essenziale per il nostro territorio. Secondo le linee guida tracciate nella conferenza Stato-Regioni, inoltre, la riorganizzazione del percorso nascite, al fine di colmare le gravi lacune venutesi a creare a seguito della scellerata decisione di chiudere quattro punti nascita tra cui, nella nostra provincia, quello di Atri, avrebbe dovuto prevedere, tra le varie attività sanitarie necessarie per garantire la massima sicurezza durante la gravidanza ed il parto, l’attivazione e messa a regime dello STAM (Sistema di trasporto materno assistito) presso i punti nascita da riorganizzare”.
Per il consigliere M5S “nonostante tale previsione ed in barba alla volontà espressa dal Consiglio, ad oggi, del servizio Stam presso l’ospedale di Giulianova non si vede neppure l’ombra. Una lacuna gravissima visto il bacino di utenza, destinato tra l’altro, ad aumentare in maniera esponenziale durante la stagione estiva, ed il territorio estremamente ampio che tale nosocomio è destinato a servire. Proprio per questo – ha concluso Mercante – ho interpellato l’Assessore Paolucci, visto che quando si tratta di tagliare servizi e prestazioni, questo Governo regionale è velocissimo, ma quando si tratta di offrire una assistenza più adeguata ai cittadini, rispondendo tra l’altro ad accordi ed impegni ben precisi e ad imput del Consiglio, preferisce andare a passo di lumaca”.