Chieti. “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai, dissero i bravi al povero don Abbondio ne ‘I promessi sposi’ di Alessandro Manzoni. Quale migliore e autorevole descrizione di una Regione prepotente dove l’ “Innominato” mostra i suoi muscoli ed impone definitivamente la figura di Franco Amicone quale nuovo Commissario del Consorzio di Bonifica Sud spodestando, questa volta si, Mastrangelo fresco fresco di proroga”.
Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che specifica come ‘a sancire questa decisione è il Decreto presidenziale n.96 del 30 novembre (vedi allegato) che, come il gioco delle tre carte, ri sbuca dopo essere stato messo nel cassetto e sostituisce il precedente atto, il n.95, firmato il 23 e pubblicato solo il 28 novembre. È del tutto evidente – commenta Mauro Febbo – che ci troviamo davanti una decisione che rasenta la follia pura. Una partita tutta interna al Partito Democratico regionale che passa sulla testa della classe politica locale vastese e si consuma esclusivamente sulla pelle dei consorziati. L’Ente vastese, con esso tutti i soci agricoltori, dovranno subire il quarto commissario senza aver ricevuto da questa Regione di centrosinistra una sola risposta alle tante problematiche emerse ed illustrate dal sottoscritto nei miei interventi circostanziati e documentati. Ricordasi – continua Il Presidente della Commissione vigilanza – l’aumento sproporzionato dei canoni consortili incrementati del 57%, l’aumento della grave situazione debitoria già segnalato alla Corte dei Conti, l’aumento spropositato (+57%) delle cartelle dei canoni idrici a carico dei consorziati, l’aumento delle consulenze e assunzioni all’interno dell’Ente, i lavori alla Diga di Chiauci e alle nuove centraline idroelettriche. Adesso tutto ricade sul neo commissario Franco Amicone di Francavilla da sempre vicino e corteggiato dal centrosinistra mettendo inspiegabilmente alla porta un vastese.
Una vicenda che adesso assume contorni tra il grottesco e il tragico dove tutto viene fatto ancora una volta senza coinvolgere le Organizzazioni Professionali e la classe dirigente del territorio che, al contrario, subiscono l’ennesima mortificazione e umiliazione di una Regione che brancola nel buoi soprattutto nel vastese. Pertanto adesso – conclude Febbo – mi aspetto una presa di posizione forte e decisa sia dei sindacati sia della classe politica al fine di ridare dignità ad un Ente, fondamentale per la vita rurale del sud Abruzzo come il Consorzio di Bonifica Sud, che aspetta da anni una deputazione ed un CdA nominati e indicati dai soci e attori locali”.