“Il vertice – ha ricordato il sindaco – era stato concordato al termine dell’incontro istituzionale dello scorso 26 maggio, scindendo la parte più strettamente tecnico-scientifica, che doveva riunire attorno a un tavolo esclusivamente gli esperti della materia per verificare la reale fattibilità del progetto proposto, da quella politica che dovrà invece portare avanti il confronto con l’Agicom per l’esclusione di San Silvestro dal Piano Nazionale delle Frequenze, dando il via all’exit strategy per lo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal colle. Già in quella sede abbiamo ribadito che la nostra amministrazione comunale crede fortemente nel progetto di delocalizzazione su piattaforma a mare degli impianti radiotelevisivi, progetto nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento”.
Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre 2010 e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’.
Nel corso di quel vertice è stata fissata innanzitutto la riunione esclusivamente tecnica, alla quale nei giorni scorsi ha preso parte il professor Graziosi, esperto in materia di telecomunicazioni, con un collega esperto nel settore infrastrutturale e compatibilità off-shore e un terzo tecnico addetto all’impiantistica per poter riferire circa le forniture di energia elettrica per il fabbisogno di broadcasting. Sono stati approfonditi i temi tecnici del progetto ed è stato predisposto un programma di lavoro per comprendere quali elementi ancora servano per andare avanti sul programma off-shore, ossia quali parametri bisogna avere a disposizione per poter effettuare lo Studio di fattibilità specifico. In particolare il Ministero fornirà all’ateneo i dati il più possibile dettagliati su tutti gli impianti oggi esistenti a San Silvestro per poterli poi proiettare in un’ipotesi di delocalizzazione sulla piattaforma al largo.
L’ipotesi presa in considerazione non è quella di prendere ogni antenna oggi esistente e portarla off-shore, ma piuttosto di razionalizzare al massimo gli impianti esistenti, renderli più efficienti, ridurre i consumi, le spese di manutenzione e migliorarne la funzionalità, obiettivi che dovrebbero essere supportati anche dall’interesse degli operatori proprietari degli impianti perché per loro significherebbe riduzione dei costi. Nel corso del vertice si è ribadito che su uno stesso traliccio non si potranno installare canali adiacenti spettralmente per le evidenti interferenze, ma già è stata avanzata l’ipotesi di realizzare non due tralicci, ma uno a forma di ‘Y’. A conclusione dell’incontro la Fondazione Bordoni ha ufficializzato che verrà redatto un verbale che sarà trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, all’attenzione del Capo segreteria Selli, per un parere ufficiale su tale ipotesi che consentirà la prosecuzione della collaborazione avviata.
“A questo punto” conclude Mascia “manca solo la convocazione del Tavolo politico-amministrativo con l’Agicom e a tal fine ho inviato stamane una lettera all’avvocato Selli. L’urgenza prospettata nella llettere è legata in particolare all’annuncio di nuovi e ripetuti stati di agitazione da parte dei Comitati cittadini, che nei prossimi giorni svolgeranno manifestazioni di protesta contro le Istituzioni territoriali. Siamo certi che la convocazione del Tavolo sarà rapida e tempestiva, per portare avanti quel rapporto costruttivo che forse per la prima volta ha aperto uno spiraglio concreto nella vicenda di San Silvestro”.
La reazione del comitato anti antenne San Silvestro. “Il patto scellerato di lasciare le antenne a San Silvestro Colle appare vero, concreto e reale e sarà attuato ancora una volta con il gioco sporco delle inerzie, con il rimpallo delle responsabilità e soprattutto con la connivenza della classe politica. Il sito del mare, a seguito dell’incontro tecnico del 7 giugno, e’ risultato tecnicamente e radioelettricamente idoneo e praticabile. Perché ora si perde tempo nel fissare il tavolo “politico”? Doveva tenersi entro il 15 giugno. Invece scopriamo che solo ieri il sindaco di Pescara ha scritto per chiederlo. A chi giova questo ritardo? La Rai, che posizionò le prime antenne a San Silvestro con l’inganno, Mediaset e gli altri impianti quanto denaro risparmieranno se non fanno la delocalizzazione? e le cavie umane di San Silvestro quando avranno giustizia? Quando vedranno riconosciuto il loro diritto alla salute? I cittadini di San Silvestro hanno detto NO! NO alle ulteriori perdite di tempo che favoriscono solo i Poteri Forti dei media televisivi. Come mai la Regione che ha il potere localizzatorio tace sul ritardo? NO ad una vita da cavie Umane! Dal 1999 data di entrata in vigore del limite di 6 Volt metro non vi è stato un solo giorno a San Silvestro in cui tale limite fosse stato rispettato. Alla faccia dei sequestri penali, delle ordinanze di riduzione delle potenze, delle Sentenze del TAR, delle Ordinanze Regionali! NO ad una classe politica che tutela solo gli interessi economici dei potenti. L’art 32 della Costituzione è ancora vigente? BASTA con le false promesse! Siamo stufi degli indegni rappresentanti. Se entro il prossimo 30 giugno 2011 non ci sarà il tavolo Istituzionale tra Ministero, Regione, Autorità, Comune, Comitato e ci auguriamo Rai, Mediaset ecc promesso il 26 maggio scorso i cittadini (MAMME COMPRESO)inizieranno lo sciopero DELLA FAME e DELLA SETE. Intanto stiamo preparando la denuncia al Tribunale dell’AIA, perché riteniamo che a San Silvestro, in base a quanto previsto dal Codice di Norimberga, si sia e si continui a perpetrare un crimine contro l’umanità. Nessuno può disconoscere che da anni una popolazione viene costretta a vivere da cavia umana senza che abbia mai dato il proprio consenso”.