Chieti, Febo critica la gestione dei parchi

febo_e_marzoliChieti. Il consigliere comunale di opposizione del Comune di Chieti, Luigi Febo, critica la gestione dei parchi da parte dell’amministrazione, nello specifico dell’assessore al Verde Pubblico, Alessandro Bevilacqua al quale ha scritto una lettera.

“[…] diceva mia nonna che la miglior difesa è l’attacco. – si legge nella lettera – Vedo, anzi leggo, che lei, come del resto i suoi colleghi applica questa tattica con una prevedibilità che fa sorridere. E così i vostri comunicati, seguendo un clichè sempre più noioso, rimandano a responsabilità che risiedono sempre alla passata amministrazione, con l’arroganza di chi si pone al di sopra di qualsiasi critica. Se poi proprio non si sa cosa rispondere ci si fa difendere dal sindaco-papà che, come foste bambini, difende i suoi assessori arrivando addirittura a minacciare denunce, tuonando parole che esprimono l’intolleranza rispetto a chiunque osi criticarli. Rispetto ai Parchi Giochi – ha continuato Luigi Febo – dire che la responsabilità è della passata amministrazione è, permetterselo di dirlo, anche un po’ ingenuo. Non è forse vero che l’assessore al Verde Pubblico dell’amministrazione Ricci fa oggi parte della sua amministrazione Di Primio? Inserire Giuseppe Giampietro nella propria Giunta, vogliamo crederlo, è stato di certo un riconoscimento delle sue capacità. Oggi però esprimo la mia contentezza per l’apertura del Parco Giochi del Villaggio Celdit. Sono certo che oltre ad avervi fatto infuriare, ho contribuito a ridurre la lunghissima e faticosissima strada che avete dovuto percorrere. C’è solo una domanda a cui non riesco a rispondere: 23 giorni di ritardo. Ma da quando? Rileggendo le sue innumerevoli dichiarazioni, davvero non si riesce a capire. Confermo, invece,  – ha concluso la letterea di Luigi Febo – che la situazione del Parco Celdit è in fase di ultimazione con la prossima messa in funzione dell’impianto elettrico ed entro 20 giorni si potra procedere alla riconsegna alla cittadinanza dell’area verde tanto attesa”.

Francesco Rapino

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