Pescara. È stato presentato questa mattina dall’assessore comunale alle Politiche Sociali Guido Cerolini il nuovo Piano di Zona dei Servizi Sociali, che lunedì approderà all’esame del Consiglio Comunale, per poi passare al vaglio della Regione.
“Un vero e proprio documento di indirizzo, e non di gestione” ha precisato Cerolini “uno strumento di programmazione strategica e di scelte politiche. Innanzitutto, intendiamo confermare i Livelli essenziali di assistenza attuali e tutte le attività e le buone prassi contenute nel precedente Piano ossia lo Sportello Antiviolenza, gestito da anni dall’Associazione Ananke, le ludoteche e i Centri per i minori. Tanti i progetti che andranno a implementare i servizi già avviati, come la realizzazione dei Centri di socializzazione per adolescenti, i vecchi oratori parrocchiali. Oggi ne esiste uno solo, ai Gesuiti, noi intendiamo attivarne di nuovi recependo la disponibilità delle comunità parrocchiali. Abbiamo inserito il Sostegno al reddito per le famiglie con figli o minori a carico i cui genitori hanno perso il posto di lavoro, intervento già sperimentato lo scorso anno. E poi la realizzazione del ‘Condominio solidale per anziani soli’, il sostegno alla realizzazione di un Centro per malati di Alzheimer da parte di un’associazione di volontariato. Il Piano di Zona intende poi rafforzare la rete di collaborazione con la Asl per l’integrazione socio-sanitaria per la presa in carico unitaria dei pazienti-utenti e con le Associazioni di volontariato. A tal fine, dopo l’approvazione, lunedì, del Piano in Consiglio comunale, procederemo con la firma di un accordo di programma con la Asl, in cui prevediamo la costituzione dei Punti unici di accesso nei Distretti sanitari di base, per gli utenti che hanno bisogno di assistenza domiciliare”.
Quattro, dunque, le aree di interesse del nuovo Piano di Zona, minori, giovani e famiglie, anziani e disabili. Complessivamente” ha aggiunto l’assessore “il Piano prevede un programma di investimenti di circa 15milioni di euro spalmati nei tre anni. Tra i Livelli essenziali di assistenza abbiamo confermato il Sociale professionale, il Pronto intervento sociale e il servizio di contrasto degli abusi sui minori. Poi abbiamo coperto l’area minori-giovani-famiglie attraverso i servizi degli asili nido, l’assistenza domiciliare ai minori, l’affido e le adozioni, seguiti dal personale del Comune in rete con i consultori della Asl e con i privati, e ancora confermate le comunità residenziali per i minori, i servizi integrati con l’assistenza socio-psicopedagogica, i centri diurni per i minori. E’ nostra intenzione aprire più centri di contrasto del disagio giovanile in collaborazione con la Caritas e le parrocchie. Ed è da sottolineare che con il nuovo Piano c’è un’integrazione economica della Caritas che co-finanzierà alcuni progetti, come il Pronto Intervento sociale, lo Sportello di sostegno alle famiglie, di prevenzione del disagio giovanile e di accoglienza e sostegno ai soggetti affetti da Hiv. E anche con la Fondazione Caritas andremo a sottoscrivere un Protocollo d’intesa ad hoc”.