San Martino della Marrucina. ‘La sismicità indotta è uno dei rischi connessi ad alcune attività umane, tra cui l’estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi.
Ieri Nadia Toffa de Le Iene ha realizzato un ampio servizio fondato su studi scientifici internazionali e su quanto accaduto in Spagna, Olanda e USA che evidenzia le potenziali criticità per quanto riguarda i terremoti indotti di tutta una serie di impianti, tra cui gli stoccaggi di metano.
Come caso esemplare è stato presentato il progetto di stoccaggio di gas proposto per S. Martino sulla Marrucina’.
A mettere in guardia sui possibili rischi del progetto è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua.
‘Lo stoccaggio verrebbe realizzato in una zona classificata già ora in categoria di rischio 1 per i terremoti naturali (massimo rischio). In un raggio di 10 km vivono 95.000 persone e ci sono le città di Chieti e Guardiagrele.
Vogliono stoccare fino a 157 milioni di mc standard di gas metano in un giacimento in via di esaurimento con iniezione del gas in estate ed estrazione in autunno, con cicli che si ripetono annualmente.
Il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato un incredibile parere favorevole di compatibilità ambientale con la prescrizione che qualora la microsismicità riconducibile alle attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la Magnitudo Locale 3 (scala Richter), dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la Magnitudo Locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0.
Insomma, come se esistesse la manopola per modulare l’intensità dei sismi’, insiste il Forum.
‘Uno stoccaggio simile in Spagna (Castor; valore 1,4 miliardi di euro) è stato chiuso dopo poche settimane di iniezione di gas a causa dei sismi prodotti di Magnitudo oltre 4 della Richter. Peccato che i sismi maggiori si siano scatenati una settimana dal fermo dell’impianto imposto dal Governo Spagnolo a testimonianza che questi sismi indotti non possono essere regolati.
Consigliamo vivamente di vedere la presentazione del CNR Spagnolo (in italiano) al Workshop sulla Sismicità Indotta svoltosi al MISE lo scorso anno, in cui si descrive quanto accaduto a Castor (https://www.youtube.com/watch?v=-tUApwW_V3k&feature=youtu.be)
Attualmente la Regione Abruzzo assieme a 11 comuni dell’area è schierata per il NO all’impianto. Con la legislazione in vigore oggi la Regione potrà negare l’intesa allo Stato per questa attività.
Come per il gasdotto Sulmona – Foligno se invece passasse la riforma costituzionale tutte le competenze passerebbero a Roma e le comunità locali conterebbero ancor meno nelle scelte’, conclude il Forum.
Qui il link al servizio:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/toffa-quando-i-terremoti-li-provoca-l%E2%80%99uomo_665791.html