E’ quanto previsto nel Protocollo d’intesa stipulato nella giornata di oggi, per il secondo anno consecutivo, tra Provincia e Comune di Pescara, che per il 2011 ha auto-finanziato il progetto prevedendo la spesa di 20mila euro. I nove soggetti selezionati dal direttore del carcere inizieranno la propria attività la prossima settimana, come promesso dall’assessore ai Parchi Nicola Ricotta nel corso della conferenza stampa convocata per la stipula del Protocollo d’intesa inerente il Progetto di recupero e integrazione socio-lavorativa dell’utenza svantaggiata con l’assessore alla Politica del Lavoro della Provincia di Pescara Antonio Martorella. Presenti anche il Direttore del Carcere Franco Pettinelli e la dirigente Adelina Pietroleonardo.
“Obiettivo del progetto – ha ricordato Ricotta – è il recupero e possibile reinserimento sociale di alcuni soggetti in condizioni di detenzione, puntando al loro utilizzo nelle strutture comunali per dare loro la possibilità di svolgere un lavoro e acquisire anche una qualifica, una specializzazione. L’amministrazione comunale ha inteso cogliere per il secondo anno consecutivo tale occasione: lo scorso anno la Provincia ha finanziato l’iniziativa di cui il Comune è stato fruitore; quest’anno, venuto meno il contributo della Provincia, il Comune ha deciso di autofinanziare l’iniziativa investendo 20mila euro. I soggetti, individuati dal Direttore del Carcere, verranno impiegati nei nostri parchi nei servizi di manutenzione arborea, come sfalcio dell’erba e potature. I lavoratori verranno seguiti da tutor, con la supervisione del dirigente al verde Giuliano Rossi che ha promosso e curato il progetto”.
L’idea nasce dal progetto voluto lo scorso anno dalla Provincia di Pescara che ha fatto rete con gli attori del territorio istituendo un Tavolo tecnico al quale ha preso parte anche il Direttore Pettinelli per l’Ufficio esecuzioni penali esterne e il servizio lavorativo utenza svantaggiata. Il progetto nel 2010 ha avuto successo non solo per l’aspetto della manutenzione, ma per il reinserimento dell’utenza svantaggiata. Il prossimo step sarà quello di allargare la rete e coinvolgere altri Enti.
I soggetti che parteciperanno al progetto saranno nove, di cui 3 detenuti e 6 ex detenuti indicati dall’Ufficio esecuzioni penali esterne e alcuni hanno partecipato al progetto già lo scorso anno. Anche i detenuti sono stati selezionati come soggetti a fine pena, che hanno già beneficiato di permessi esterni e misure alternative, che saranno sottoposti a controlli della Polizia Penitenziaria e sono comunque soggetti che godono della fiducia della Casa circondariale.
Il progetto prenderà il via già la prossima settimana e i 9 operatori resteranno in servizio per cinque mesi salvo possibilità di prorogare ulteriormente l’iniziativa.
Va ovviamente evidenziato l’aspetto educativo e socializzante del programma che consentirà anche a ciascun utente compreso di poter ricevere un minimo contributo, circa 400 euro e di acquisire una preparazione professionale che poi potrà spendere sul mercato del lavoro”.