Pescara. E alla fine arriva il sindaco. Dopo una ventina di giorni di dibattito sulla chiusura/trasferimento/decentramento della biblioteca regionale Di Giampaolo, interviene , senza inserirsi nella polemica, il primo cittadino Luigi Albore Mascia: “Nessuna protesta ricevuta, è solo il mal di pancia dei Giovani democratici”.
Cityrumors.it aveva già parlato, il 29 maggio scorso, della incoincidente reazione dei Pd di Castellamare e di quelli di Portanuova alla notizia dello spostamento della biblioteca Di Giampaolo dai portici di piazza Salotto verso la Tiburtina. I primi, che rimarranno orfani della struttura, hanno organizzato un flash mob di protesta con un 80ina di persone partecipanti; i secondi hanno salutato con gioia l’arrivo in periferia della biblioteca, in nome della “città policentrica”. Su questo sfondo, interviene il sindaco Mascia, a sottolineare che “l’amministrazione comunale di Pescara crede nel valore della città ‘policentrica’ che sa meglio distribuire sul territorio i propri servizi, come uffici, esercizi commerciali, e anche biblioteche”.
Per il primo cittadino, l’intero scenario pescarese, maggioranza e opposizione, si sta trovando d’accordo con lo spostamento, tant’è che “a oggi non ho ricevuto alcuna mail di protesta, né una lettera, né un qualunque contatto, nessuno ha manifestato dissenso, né sono state presentate mozioni”. Nicchia a parte il flash mob organizzato dai Giovani democratici, giudicato dal sindaco come “il mal di pancia di una ristretta frangia dei giovani del Pd del rione Castellamare che su quell’iniziativa sembra stia consumando più uno scontro ideologico interno di predominio che una reale manifestazione nell’interesse della città, la quale non verrà privata di un servizio”. Ne rimane fuori, Mascia, : “La maggioranza al Comune di Pescara non ha intenzione di inserirsi in questa sterile querelle di partito. Tra l’altro il centro urbano di Pescara è già dotato di una biblioteca assolutamente efficiente, ricca e funzionale, dislocata alle spalle del Palazzo provinciale, probabilmente, la Regione ha ritenuto opportuno dislocare in via Tiburtina la propria biblioteca che oggi rischia di essere un doppione frequentato più dai bambini del rione che dalla città la quale, fatta eccezione per i giovani del Pd del quartiere, sembra aver pienamente condiviso tale scelta”, chiosa.
Giovani democratici: “Amministrazione comunale vergognosa”. “Vergognoso è a nostro parere il comportamento dell’amministrazione comunale, che non è in grado di garantire e promuovere strutture sociali e culturali in tutta la città. Assordante è il silenzio dell’assessore alla cultura del comune di Pescara. Rimaniamo dell’avviso che la cultura a Pescara non debba morire, e che il centro cittadino non sia soltanto shopping, e che venga previsto dal nuovo progetto dell’amministrazione del nuovo centro-commerciale naturale un polo culturale cittadino in grado di soddisfare la domanda di migliaia di studenti, anziani, famiglie e bambini”, cosi parlava Mirko Frattarelli, capogruppo Pd a Castellamare e responsabile dei Giovani democratici all’indomani del flash mob. Così, invece, risponde al commento di Mascia: “Non capiamo come il primo cittadino possa definire la nostra azione di protesta come un disagio che viviamo solo noi Gd, precisando che siamo di Castellamare, e che quindi la nostra è una battaglia di quartiere; ma forse non sa che i Giovani Democratici sono una organizzazione spalmata su tutta la città, che ha nella zona di Portanuova il suo numero di iscritti più elevato. Inoltre consigliamo al sindaco di fare meno lo spocchioso nei confronti della cultura e della situazione biblioteche nella città, perchè non ci pare di averlo mai visto in queste strutture, neanche di passaggio. Perciò parli con cognizione, e chieda scusa ai bambini della città, che lei definisce con disprezzo bambini del rione che frequentano la biblioteca di piazza salotto, sottolineando che due biblioteche in centro sarebbero troppe. Caro Mascia, di strutture culturali non ne sono mai troppe, se lo ricordi. Nel nostro mirino non risparmiamo neanche l’assessore Carlo Masci, consigliere regionale che potrebbe benissimo occuparsi della questione e fare da mediatore. Ci chiediamo se il centro commerciale naturale della città che intende progettare il centro destra a Pescara preveda solo prosciutti e camicie, o contempli anche un pò di cultura”
La campagna su Facebook. Si sono mobilitati immediatamente i Giovani democratici, facendo partire su Facebook la controffensiva al sindaco Mascia: “Buffo che il sindaco dica che non ha ricevuto nessuna mail di protesta, nessun palese disagio, insomma secondo lui va tutto liscio come l’olio. Come se oltre 400 mail di protesta, testimoniate dai giornali non fossero nulla” si legge in una nota della sezione giovanile. E se il sindaco vuole la mail, le mail avrà: sulla pagina Facebook dei Gd è partita la campagna: “Ora ciò che chiediamo a voi utenti della rete e di non mollare, di unire le forze e far capire al nostro primo cittadino ( a cui vogliamo bene ) che non sono solo 4 i gatti che stanno manifestando contro questo scippo alla città. Vogliamo fargli capire che la nostra indignazione è tanta. Che non può offenderci in questo modo e che soprattutto deve rispettare i suoi concittadini. Perciò, inviamogli una email all’indirizzo: sindaco@comune.pescara.it con su scritto: Caro sindaco, sono contrario alla chiusura della biblioteca di piazza Salotto”.
Daniele Galli