Pescara. Il dragaggio del porto canale di Pescara può andare avanti: la Commissione di Via della Regione Abruzzo, riunitasi lo scorso 20 maggio, all’indomani della riunione in Prefettura, ha certificato ulteriormente l’autorizzazione per l’escavazione degli ultimi 10mila metri cubi di sabbia dell’appalto da 1milione 900mila euro stanziati dal Ministero dei Lavori pubblici e delle infrastrutture. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando il documento redatto dalla Direzione Protezione civile e Ambiente, con il Dirigente regionale Franco Gerardini.
“Il nuovo documento della Regione Abruzzo – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – fa seguito direttamente all’ultimo vertice convocato presso la Direzione Marittima, lo scorso 19 maggio, quando il Provveditorato ha rinviato la problematica all’esame della Commissione di Via, sostenendo che le ulteriori analisi effettuate dalla Geotecnica Ricci Srl erano risultate peggiorative per alcuni analiti. Il Comitato di Coordinamento Regione per la Valutazione di Impatto ambientale, convocato il 20 maggio, ha espresso il giudizio n. 1756 di ‘presa d’atto della variante non sostanziale rispetto al precedente pronunciamento della Commissione di Via’, confermando che l’Arta dovrà eseguire la campagna di monitoraggio di controllo durante il trattamento dei fanghi stessi. Non solo: il 20 maggio l’Arta-Distretto provinciale di Pescara ha provveduto a esaminare il campionamento del materiale di dragaggio il cui esito è stato inviato lo scorso 25 maggio e il rapporto di prova riferito all’area di dragaggio ha rappresentato ‘alcuni dati analitici migliorativi rispetto a quelli rilevati dalla Società Geotecnica Ricci Srl di Chieti’. Sulla base di tale giudizio, il Servizio Gestione Rifiuti – ha proseguito Albore Mascia – ha ‘preso atto che non vi sono variazioni dei codici Cer riferiti ai materiali di dragaggio, rifiuti non pericolosi, né del layout impiantistico, ossia trattamento e avvio a recupero dei materiali di dragaggio in impianti autorizzati, come rilevato anche dai pareri tecnici di Arta Abruzzo nella riunione svoltasi ieri a Pescara’. Pertanto il Dirigente Gerardini, in una nota inviata alla Società Dec Environmental, alla ditta Nicolaj, al Ministero alle Infrastrutture-Provveditorato alle opere pubbliche e alla Direzione Marittima, oltre che, per conoscenza, al Comune, alla Prefettura, alla Provincia di Pescara e all’Arta, ha ‘confermato e richiamato le disposizioni del 12 maggio 2011 in relazione alla presa d’atto della campagna di attività del dragaggio’, confermando l’autorizzazione per l’escavazione degli ulteriori 10mila metri cubi di materiale, invitando la società Dec Environmental Cotractor a presentare alla Regione Abruzzo, al Provveditorato alle Opere pubbliche e all’Arta il cronoprogramma aggiornato delle attività di dragaggio e a comunicare gli impianti di destinazione finale a terra dei materiali derivanti dall’attività di dragaggio, che a questo punto può e deve riprendere, senza ulteriori interruzioni, che sono ormai divenute ancor più grottesche e immotivate”.
Nel frattempo domani mattina la Marineria scenderà di nuovo in piazza a protestare per l’emergenza dovuta al mancato dragaggio del porto.
Il corteo partirà alle 8:30, seguendo il percorso già attraversato durante la protesta dello scorso 4 marzo: i pescherecci verranno attraccati, senza regolare permesso, alle banchine dello scalo commerciale, mentre i marinai sfileranno per tutto il porto, prima di salire ad occupare la rampa dell’asse attrezzato passando dinanzi alla sede della Capitaneria di Porto.