Roseto. Tanti big del centro sinistra, a cominciare dal nuovo Sindaco di Bologna Virginio Merola, a sostegno di Teresa Ginoble che domenica e lunedì prossimi se la vedrà al ballottaggio con il “rivale” del centro destra Enio Pavone. Piazza della Repubblica gremita per il comizio di chiusura per una campagna elettorale lunga, intensa e a tratti anche faticosa per il centro sinistra.
Una campagna elettorale che si è conclusa con i “botti” o con i siluri scagliati prima dall’ex presidente della provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, poi dal sindaco uscente di Roseto Franco Di Bonaventura e infine dal primo cittadino della città felsinea Merola all’indirizzo del centro destra. La Pezzopane ha attaccato il Governatore dell’Abruzzo Gianni Chiodi su tutti i fronti, a cominciare dalla sanità, il taglio dei fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e a sostegno del sociale, per poi passare attraverso la lentezza per la ricostruzione de L’Aquila dopo il terremoto.
L’ex presidente della provincia aquila ha ringraziato Roseto e soprattutto Teresa Ginoble per l’impegno e gli aiuti concreti arrivati subito dopo il terremoto. Di Bonaventura ha criticato il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra, nonché Sindaco di Notaresco, per “l’incapacità amministrativa dimostrata su tutti i livelli e per aver adottato provvedimenti nel suo territorio, Notaresco appunto, come la vendita delle scuole per sanare il bilancio. Non a caso è ultimo nella graduatoria relativa all’indice di gradimento che riguarda i presidenti delle Province”.
Un siluro lo ha scagliato anche all’indirizzo di Alfonso Montese, candidato sindaco sconfitto della lista civica Obiettivo Comune che si è apparentato con il centro destra. “Abbiamo capito qual era l’obiettivo comune”, ha ironizzato il sindaco uscente, “ovvero sedersi su una poltrona. E non appena gli è stata offerta questa possibilità, subito si è accomodato. Pavone si dice preoccupato del bilancio della nostra città? Eppure è stato assessore per 8 anni in un’amministrazione di centro sinistra con delega proprio al bilancio. Evidentemente non ha mai esaminato i nostri bilanci. I vari Di Marco e i Marini (Nicola e Gianfranco, ndr) cos’hanno fatto? Solo promettere posti di lavoro a Rolli. Ma il lavoro è un diritto per tutti e non per pochi amici”.
Di Bonaventura ha poi sottolineato un altro aspetto, sostenendo che finalmente è giunto il momento che Roseto abbia un Sindaco donna. Merola ha iniziato il suo intervento a sostegno di Teresa Ginoble criticando subito Berlusconi. “Anche stavolta, anziché parlare dei problemi dell’Italia, dei cittadini”, ha detto il Sindaco di Bologna, “non ha perso l’occasione per svergognarci dinanzi al mondo attaccando la magistratura, accusandola di essere di sinistra. Il vento sta cambiando, non possiamo lasciare spazio a questa destra. A Roseto Teresa Ginoble ha fatto molto nel sociale e può ancora fare tanto. Sosteniamola sino in fondo andando a votare a sostegno di un candidato sindaco donna”.
Quasi commossa la Ginoble ha lanciato il suo appello finale, sottolineando che punterà sul turismo, sulla creazione di tavoli di dialogo con le varie categorie per trovare le migliori soluzioni per questa città. E poi il sociale, lo sviluppo occupazionale, il rapporto con tutto il territorio. “Datemi fiducia”, ha detto, “con me Sindaco il 50 per cento del Consiglio Comunale sarà rinnovato perché entreranno tanti giovani che rappresentano il futuro”. Sul palco un grande schermo per proiettare anche le slide per votare 4 “Sì” ai referendum di metà giugno.