Roseto. I vertici regionali del Pd e di Rifondazione “hanno fatto violenza” sulla Federazione della Sinistra rosetana per raggiungere l’accordo di apparentamento con Teresa Ginoble. Lo ha dichiarato il candidato di centrodestra Enio Pavone, nel corso del comizio che ieri sera si è svolto a Cologna Spiaggia, al quale era presente anche il governatore regionale Gianni Chiodi.
“C’è stato un diktat da parte delle segreterie regionali – ha proseguito Pavone – degno dei tempi del Politburo”. “E’ partito il soccorso rosso che vuole evitare che Attila, alias Enio Pavone, distrugga Roseto”, ha ironizzato il candidato di centrodestra, che sul palco della piazza principale di Cologna era affiancato da Alessandro Recchiuti, coordinatore rosetano dell’Udc e al primo turno il più votato del centrodestra nella frazione roccaforte del Pd, e da Alfonso Montese di Obiettivo Comune, alleata di Pavone al ballottaggio. E proprio al nuovo alleato sono giunti i ringraziamenti dell’avversario della Ginoble. “Sappiamo che Montese proviene dall’area di centrosinistra – ha dichiarato Pavone – ma il fatto che si sia voluto alleare con noi sta a significare che è una mente pensante, un uomo che pensa liberamente, e sono proprio queste le persone di cui abbiamo bisogno”.
Pavone ha anche ringraziato del sostegno Emidio Braca, definito “una persona incorrutibile”. Ieri Braca, consigliere uscente dei Verdi e al primo turno in lista con Borgatti, aveva aspramente criticato l’accordo raggiunto tra Sinistra Unita e Pd e aveva dichiarato il suo appoggio a Pavone al secondo turno. Non sono mancate le critiche verso la sua avversaria. “Le proposte della Ginoble sembrano quelle di una persona che per anni è stata all’opposizione”, ha detto Pavone.
Il confronto di domenica e lunedì prossimi, ha detto invece Chiodi nel suo intervento, “non sarà una questione tra destra e sinistra, ma il problema sarà quello di scegliere la persona migliore per governare questa città, e dunque una questione di buona amministrazione”.
“Non mi risulta nulla”, ha poi affermato a margine del comizio Chiodi a proposito di dissapori nel Pdl regionale per il presunto appoggio di Paolo Gatti ad AltraCittà di Valter Aloisi. Ma ha poi aggiunto: “A volte si portano avanti strategie, ma l’importante era mobilitare al massimo le persone, e mi pare che ci siamo riusciti”.