Chieti, Febbo a D’Alessandro: ‘Troppe auto celebrazioni e zero fatti’

Chieti. “E’ proprio vero: excusatio non petita accusatio manifesta. L’ex sottosegretario, retrocesso a consigliere delegato alla tutela del presidente, in un momento di auto celebrazione mi chiama in causa senza motivo forse per giustificare elementi incontrovertibili che dimostrano come questo governo regionale voglia penalizzare la Città di Chieti: basta ricordare il trasferimento dell’ufficio provinciale ambiente a Pescara, il trasferimento della sede Tua a Pescara, il trasferimento dei posti letto alle cliniche private di Pescara, i zero fondi per il dissesto idrogeologico e magari anche qualche atto “indiretto” come la esclusione di Teatini nel CdA della Università”.

 E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza replicando alle dichiarazioni di Camillo D’Alessandro sulle opere del Masterplan.

 “A oggi si tratta solo di chiacchiere – sottolinea Febbo – in quanto del miliardo e cinquecento milioni necessari per portare a termine gli interventi, il Governo ne avrebbe autorizzati 775 milioni e a oggi manca soprattutto  l’assegnazione dei fondi reali  della Corte dei Conti, quindi siamo ancora agli annunci. Il sottoscritto non ha mai criticato il lavoro di un’amministrazione che mette in cantiere opere dedicate al miglioramento della vita dei cittadini ma rimango perplesso quando D’Alessandro si appunta sul petto una medaglietta, dimenticando che le opere elencate vengono da lontano e i miei concittadini questo lo sanno benissimo. Tra l’altro, D’Alfonso aveva sempre parlato di una progettazione da chiudere entro il 31/12/2015 ma a quasi un anno da quella scadenza non vediamo ancora nulla di concreto. Per non parlare delle gaffe (eufenismo – sic!!!) di valutazione di cui si è reso protagonista come nel caso dell’ex caserma Bucciante. Quasi 4 mesi fa, il presidente aveva convocato la solita mega conferenza stampa, per giunta dal Prefetto, per dare solennità e maggiore visibilità all’approvazione e alla firma del progetto preliminare di riqualificazione. D’Alfonso è rimasto di sasso però quando i tecnici regionali, quindi i suoi tecnici, hanno presentato un progetto di ben 8 milioni di euro mentre le somme a disposizione sono solo (si fa per dire) la metà: ovvero 4,2 milioni!!! Dopo la figuraccia siamo ancora fermi lì, al 19 luglio 2016. Inoltre – conclude Febbo –  i progetti partono da lontano come D’Alessandro dovrebbe sapere e vedono la partecipazione attiva e determinante di Demanio e Università d’Annunzio. Auspichiamo sinceramente che dalle chiacchiere (troppe) si passi finalmente ai fatti”.

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