Chieti, depuratore San Martino: mozione del M5S

Chieti. A seguito delle notizie emerse nell’ambito dell’operazione “Panta Rei” condotta da Corpo Forestale e Procura Distrettuale Antimafia de L’Aquila, il MoVimento 5 Stelle di Chieti ha depositato questa mattina (25.10.2016) una mozione urgente alla Segreteria generale del Comune.

 “I fenomeni di inquinamento ambientale che colpiscono la nostra città non sembrano avere soluzione di continuità. Per anni abbiamo subito ciò che accadeva a Bussi, bevendo acqua contaminata dai peggiori inquinanti chimici, poi è venuto il tempo del S.I.R. a Chieti Scalo, i ripetuti incendi di materiali tossici e di rifiuti, adesso concludiamo con il depuratore di San Martino e con i mix di liquami conditi da arsenico! Crediamo che la città non possa continuare a subire in silenzio questo stato di cose, soprattutto, alla luce di quanto sta emergendo dall’inchiesta giudiziaria, soprattutto ora che sappiamo che alcuni rappresentanti delle istituzioni erano ben consci che l’impianto di depurazione serviva solo a mangiare soldi pubblici.”

 Così Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo sulla recente inchiesta che vede coinvolto il Consorzio Chieti Centro nella gestione del Depuratore di San Martino.

 I due Consiglieri del MoVimento 5 Stelle riferiscono che la mozione è articolata in più punti: invito al Sindaco a valutare l’opportunità di emanare ordinanze di divieto di utilizzo dell’acqua a scopo irriguo; concertazione tra Comune ed ASL affinché sia eseguito un accurato studio epidemiologico sulla cittadinanza, allo scopo di capire se gli inquinanti, in particolare quelli chimici, hanno avuto un’incidenza nell’insorgenza di patologie; previsione di esenzioni dal pagamento di tasse e tributi comunali per i residenti più prossimi alle zone contaminate; individuazione dei siti contaminati e studio sui livelli di contaminazione.

 “Riteniamo che, almeno per ora, questi siano i provvedimenti più urgenti da attuare e memori di quanto accaduto con l’incendio della discarica di Colle S. Antonio, auspichiamo che la Città di Chieti non debba nuovamente assistere, inerme, a tristi e sconsolanti perdite di tempo, ai balletti tra Regione e Comune o ai rimpalli di responsabilità. D’altro canto, l’inquinamento del fiume Pescara e dell’ambiente immediatamente circostante non produce effetti nefasti solo sul nostro territorio ma, a causa della colpevole incapacità di troppi amministratori locali, si ripercuote sulla salute di chiunque abbia intenzione di fruire le coste e l’entroterra abruzzese. Siamo una Regione votata al turismo o meglio, lo eravamo. Stiamo inesorabilmente diventando la discarica di mezza Italia.”

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