Roseto. C’era tutto lo stato maggiore del Pd abruzzese sul palco che a Roseto ha accolto ieri sera Walter Veltroni, nel comizio forse più importante della candidata sindaco Teresa Ginoble. “Dobbiamo arrivare al cinquanta per cento più uno dei voti”, ha esortato la Ginoble a poco più di 24 ore dalla chiusura di una campagna elettorale dagli esiti quanto mai incerti. Buona la presenza di pubblico (piena la piazza della Repubblica), con il segretario regionale del partito che ha attaccato il candidato di centrodestra e l’ex leader del Pd che ha elencato le qualità che dovrebbe avere ogni buon sindaco.
Attorno a Teresa Ginoble, sul maxi palco allestito di fronte al municipio, i 96 candidati della coalizione di centrosinistra, oltre ai dirigenti provinciali e regionali del Pd, da Robert Verrocchio a Silvio Paolucci, insieme ai consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca e al senatore Giovanni Legnini e al deputato di casa Tommaso Ginoble.
Onestà, competenza e capacità di ascolto. Queste le tre caratteristiche del sindaco ideale elencate da Walter Veltroni, proveniente da un tour elettorale che prima di Roseto lo aveva visto a Lanciano e Francavilla. Un voto, quello del 15 e 16 maggio, che secondo l’ex segretario del Pd ha sia un valore amministrativo, “per un sindaco che continui rinnovando”, sia un valore politico nazionale. “Sono convinto che gli elettori di centrodestra siano stanchi della situazione attuale”, ha detto Veltroni, che non ha risparmiato attacchi nei confronti di Berlusconi e delle sue politiche. “Un modo di governare basato sulla demagogia e il populismo – ha detto facendo riferimento al premier – durato troppo a lungo, quasi in quindicennio”. “Io sto dalla parte di quell’italiano che garantisce l’unità e difende le regole del gioco, cioè Giorgio Napolitano”, ha aggiunto.
Nel suo intervento Teresa Ginoble ha elencato le priorità del suo programma, come il Piano triennale per le opere pubbliche, le piste ciclabili e la consulta per il turismo. “Vogliamo realizzare anche un’accademia teatrale e una sala polivalente, vogliamo migliorare gli impianti sportivi”, ha promesso. “Abbiamo i migliori servizi sociali d’Abruzzo, che ora ci vogliono distruggere”, ha aggiunto la Ginoble facendo riferimento ai tagli decisi dalla Regione. “Migliorare nella continuità”, è stato il leit motiv dell’intervento della candidata.
Gli attacchi al centrodestra sono invece arrivati dal segretario regionale dei Democratici Silvio Paolucci. “Difficile parlare di discontinuità da parte di una persona che è stata in maggioranza per diciotto anni”, ha detto Paolucci riferendosi a Enio Pavone, mai nominato direttamente ma chiamato “il candidato avverso”. “Il centrodestra ha sbagliato candidato”, ha aggiunto. “La filiera non funziona affatto”, ha poi incalzato criticando uno dei cavalli di battaglia del centrodestra, cioè la possibile filiera Pdl tra comune, Provincia e Regione, definita “un sistema di potere”. Il voto di Roseto, ha detto Paolucci, “ha una valenza regionale molto importante, abbiamo alle spalle due anni difficili per il Pd, ma a partire da questa votazione torniamo competitivi, e vinceremo al primo turno”.