Roseto. Quattro su sette. Questo il numero dei candidati sindaco che questo pomeriggio hanno firmato il documento a favore della riserva del Borsacchio e della creazione delle piste ciclabili a Roseto, nell‘incontro organizzato dai comitati e dalle associazioni ambientaliste al Palazzo del Mare. A favore della non riperimetrazione della riserva hanno firmato Marco Borgatti, candidato di Sinistra Unita, Pasquale Avolio, di Sel, insieme a Pio Rapagnà di Città per Vivere, mentre Walter Aloisi, candidato della lista AltraCittà, ha inserito una postilla nella sua firma.
Presente pur senza firmare l’appello il candidato del centrodestra Enio Pavone. Assenti Teresa Ginoble e Alfonso Montese di Obiettivo Comune.
Convocato dal Comitato Borsacchio, Italia Nostra Abruzzo, WWF Abruzzo, Legambiente Giulianova, LIPU Abruzzo e dal Ccordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, l’incontro ha visto una scarsa partecipazione da parte dei quasi trecento candidati consiglieri rosetani. Nutrito il gruppo della sinistra e di alcune liste civiche, praticamente assente la compagine di centrosinistra (una sola firma), mentre nel centrodestra sono spiccate le firme dei candidati del Popolo di Roseto. Nel documento delle associazioni ambientaliste si chiedeva ai vari candidati di firmare per la non riperimetrazione della riserva, per l’istituzione del comitato di gestione dell’area verde, e per la creazione del corridoio ciclabile da Cologna sino a Pineto.
Firma con postilla da parte di Walter Aloisi, che si è detto favorevole ad una limatura dei confini della riserva. Presente ma non firmatario Enio Pavone, favorevole ad una ridefinizione dell’area protetta. “Noi faremo partire la riserva, e sulle aree che rimarranno fuori non ci sarà speculazione perché saranno normate dal Piano Regolatore”, ha dichiarato Pavone che si è detto favorevole alla creazione della pista ciclabile. Assente di peso Teresa Ginoble, che come il suo collega Alfonso Montese non si è vista al Palazzo del Mare.
Presente anche Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione. “Non è vero che il piano regolatore tutelerebbe le aree fatte uscire dalla riserva perché il Prg può essere cambiato in qualsiasi momento dal consiglio comunale”, ha detto Acerbo.
“Siamo soddisfatti, adesso i cittadini potranno capire come la pensano i loro candidati”, ha dichiarato Fabio Celommi, uno degli organizzatori. “Chi non partecipa ha sempre torto, secondo me è stato un errore”, ha invece commentato Dante Caserta, del WWF, l’assenza di Teresa Ginoble e di Alfonso Montese.
Successivamente all’incontro, in tarda serata, ha inviato l’adesione al documento il candidato della colazione di centrosinistra, Teresa Ginoble, la quale ha però confermato la sua intenzione di escludere dal perimetro della riserva il crinale Giammartino e l’abitato di Cologna Spiaggia.