Pescara. Entro quindici giorni l’amministrazione comunale di Pescara cercherà di giungere a un primo accordo con l’impresa Cmf per compensare almeno una parte delle spese sostenute nell’annualità 2005 per l’esecuzione di lavori di rifacimento della segnaletica stradale per conto del Comune di Pescara. Lo ha annunciato l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia al termine del lungo vertice odierno convocato sul ‘caso’ della Cmf, l’impresa che tra il 2005 e il 2009 avrebbe effettuato interventi di rifacimento della segnaletica stradale per 364mila euro.
“Il nocciolo del problema – ha spiegato l’assessore Seccia – è che i lavori sarebbero stati eseguiti, ma a monte non ci sono ordini dei dirigenti, dunque quelle opere sarebbero state effettuate senza alcuna copertura finanziaria, come già più volte abbiamo spiegato, anche nel corso di contatti con i legali della Cmf. E la pubblica amministrazione per poter ottemperare oggi a quel pagamento ha bisogno di un supporto cartaceo, ossia ha bisogno di prove documentali per rispettare la legge. Ovviamente il nostro governo cittadino non poteva comunque rimanere sordo dinanzi all’appello lanciato stamane dal titolare della Cmf che è costretto a licenziare ben 8 dipendenti, dunque a lasciare sulla strada ben 8 famiglie a fronte di un buco nei propri bilanci pari a 364mila euro, una cifra esorbitante per una piccola impresa. Per tale ragione stamane ho convocato in via d’urgenza un vertice con l’Ufficio Legale del Comune, i responsabili dell’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Ragioneria ai quali ho dato mandato di reperire nel più breve tempo possibile tutta la documentazione sui lavori eseguiti relativamente all’anno 2005 per individuare insieme una soluzione al problema e riuscire a riconoscere almeno una parte di quei lavori e venire incontro alle necessità dell’impresa per salvarla dal fallimento. Sulla base dell’atto di citazione del legale della Cmf – ha proseguito l’assessore Seccia – per il solo 2005 le fatture non pagate per lavori eseguiti ammonterebbero a circa 157mila euro complessivi, ma per poter far fronte al debito dovremo assolutamente individuare tracce documentali. Entro quindici, massimo trenta giorni, i nostri uffici dovranno individuare una proposta di soluzione che sottoporremo all’impresa e ai suoi legali”.