Pescara. “Il cantiere infinito”. E’ il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli ad usare l’eufemica definizione per indicare i lavori che “da oltre 45 giorni gettano nel caso via Enzo Ferrari” a Pescara è in preda al caos. Il ritardo per la consegna della realizzazione di una nuova rete per l’acqua potabile si preannuncia di due mesi.
“Traffico e code di auto a tutte le ore fin dal 10 marzo e ne avremo ancora fino al 10 giugno 2011”, paventa Blasioli, che in una nota precisa, “Il Comune di Pescara con ordinanza sindacale n. 72 del 10 marzo 2011 disciplinava la modifica della mobilità, con l’istituzione del senso unico nel tratto compreso tra via Rigopiano e via Arapietra per l’esecuzione, da parte di Centostazioni, dei lavori di scavo per la realizzazione di una nuova tubazione di alimentazione di acqua potabile della stazione di Rete Ferroviaria Italiana. I lavori, secondo l’ordinanza, avrebbero dovuto essere completati in un tempo massimo di trenta giorni”.
E l’area è stata “cantierata” a dovere, con deviazioni del traffico e restringimenti di carreggiata in una zona nevralgica per l’uscita dei veicoli dall’area di risulta e per l’ingresso su via Del Circuito, arteria di accesso per l’ospedale. Quello che non viene condiviso da Blasioli, assessore alla Mobilità per l’ex Giunta D’Alfonso, è l’andatura dei lavori: “A cantiere aperto non abbiamo mai visto all’opera più di due operai e così, trascorsi 45 giorni tra file di auto e mezzi pubblici, smog, buche ed estenuanti disagi, specie per i residenti, costretti a sopportare l’inquinamento atmosferico e sonoro, non possiamo non manifestare disappunto verso l’atteggiamento inerte del Comune di Pescara, che non ha effettuato i controlli richiesti per un lavoro che si poggia su un’arteria così importante per la viabilità cittadina”.
“Pazienza, primo o poi finiranno”, sembra dire il consigliere Pd; invece no, e aggiunge: “Anzi, con successiva ordinanza n. 129 del 7 aprile 2011 si prorogano addirittura i lavori per altri 60 giorni, cioè per un termine doppio addirittura del tempo massimo di 30 giorni previsto nella prima ordinanza. Se tutto andrà bene, quindi, dovremo sopportare i disagi ancora fino al 10 giugno”.
Da questa considerazione, le numerose richieste di Blasioli: “Ma come può un Comune essere così assente quando si effettuano i lavori in un’arteria fondamentale per la mobilità cittadina? Come mai non si è incentivata la ditta che continua a lavorare con due soli operai e che ha bisogno ora del triplo del tempo originariamente previsto? E come mai non si chiede alla ditta che esegue i lavori di ripristinare il manto stradale prossimo all’incrocio tra via Rigopiano e via Ferrari, dove i lavori sono terminati?”.
La risposta di Foschi: “Denuncia-flop: allarme di Blasioli tardivo”. Non si è fatta attendere la risposta del presidente della commissione Lavori Pubblici Armando Foschi, all’indomani della denuncia di Blasioli: ““Dopo ben 17 giorni dalla firma dell’ordinanza, il consigliere Pd Blasioli si accorge che è stato prorogato per 60 giorni il cantiere di via Ferrari e si affretta a preannunciare catastrofi e oscuri presagi su un’opera di cui evidentemente, per mesi, non si è neanche accorto, segno evidentemente dei gravi disagi subiti dalla viabilità”.
“Una denuncia-flop che si rivela un autogol per il consigliere di minoranza”, la definisce Foschi, che rassicura: “L’amministrazione comunale può però tranquillizzare lo zelante amministratore di minoranza: vero è che il cantiere è stato prorogato sino al 10 giugno, per concedere tempo a un intervento che stiamo monitorando con i nostri uffici giorno per giorno e dove l’impresa ha purtroppo individuato fastidiosi ostacoli nella realizzazione della nuova condotta a causa della presenza, nel sottosuolo, di intricati sottoservizi non segnalati, prima fra tutte la vecchia rete del cablaggio che dovrà essere bypassata. Entro il 10 giugno il cantiere, che dovrà raggiungere l’edificio della stazione ferroviaria centrale, verrà debitamente sospeso per il periodo estivo, proprio per non causare disagi alla città”.
?Daniele Galli