Bussi, 50 milioni per la bonifica e la reindustrializzazione del sito chimico

 

Bussi_PdPescara. Bonifica e reindustrializzazione sono le parole d’ordine fissate per il sito inquinato di Bussi sul Tirino: pronti 50 milioni di euro per per sanare la ferita ambientale nel sito industriale. L’annuncio, ad opera del Pd, stamattina nella sala consiliare del Comune dell’entroterra pescarese, dove si sono riuniti decine di cittadini, ex lavoratori del polo chimico e dirigenti sindacali per conoscere nel dettaglio ‘Bussi nel progetto Abruzzo’.

Questo il nome del programma che i massimi livelli del Pd abruzzese  hanno voluto mettere in atto per ridare un futuro al paese-simbolo dell’industria abruzzese. “Qui si incrociano le esigenze di ripristino dell’ambiente e di ritorno all’occupazione” ha spiegato il senatore Giovanni Legnini, estensore dell’emendamento (primo firmatario il senatore Franco Marini, presente oggi a Bussi) che ha consentito lo stanziamento di 50 milioni di euro per la bonifica della più grande discarica d’Europa, “e qui ora si creano le condizioni per sanare entrambe le ferite. È la dimostrazione che c’è la possibilità di fare qualcosa per il bene della nostra regione, ma occorrono determinazione e coerenza”. Entro il 30 giugno infatti dovranno essere avviate le pratiche per iniziare la bonifica dell’area. “Per noi” ha sottolineato il sindaco di Bussi Marcello Chella “si aprono le porte per la reindustrializzazione, con un’azienda realmente interessata a rilevare gli impianti e tornare ad investire”. Una sinergia d’intenti, hanno spiegato gli altri presenti, dalla parlamentare Vittoria D’Incecco al segretario provinciale del Pd e consigliere provinciale eletto nel collegio Bussi-Popoli Antonio Castricone all’ex presidente della Provincia Giuseppe De Dominicis, “che ha visto una presenza assolutamente marginale del Pdl”. Ora, ha sottolineato la consigliera regionale Marinella Sclocco, accanto ai piani per la bonifica e la reindustrializzazione la battaglia va condotta anche per il riconoscimento dei diritti pensionistici per circa 250 ex lavoratori di Bussi: è stato infatti approvato un ordine del giorno di Legnini che impegna il governo a riconoscere un bonus pensionistico di 5 anni per chi ha lavorato nella produzione di cloro. “Chiediamo lo stesso trattamento che il ministro Maroni ha riservato ai lavoratori Acna di Cengio” ha sottolineato Sclocco, “perché i lavoratori di Bussi non sono inferiori a quelli del nord. Ma Chiodi sembra non interessarsene: il mio primo atto da consigliera regionale, due anni fa, è stata la richiesta di riconoscimento di Bussi come area di crisi, ma la richiesta è stata snobbata dal Pdl”. Il Partito democratico “continuerà la sua battaglia su tutti i fronti a difesa di Bussi” ha concluso Legnini, “perché qui possa tornare il lavoro. Iniziamo con un risultato concreto che vale 50 milioni di euro, proseguiamo di concerto con tutti i livelli istituzionali per raggiungere questi obiettivi”.?

Daniele Galli


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