Chieti. “Questa volta il mio amico consigliere comunale Alessandro Marzoli sbaglia un tiro libero”. Così il vice capogruppo del Pdl, Emiliano Vitale, risponde alle dichiarazioni rilasciate ieri dal vice presidente del Consiglio comunale sullo stato di abbandono della biblioteca De Meis.
Stando, infatti, a quanto sottolineato da Vitale, a portare allo stato attuale lo stabile sarebbero state le scelte di quello che lui stesso chiama ironicamente il “duo Ricci-Coletti”
“Infatti” spiega meglio “oltre alla cattiva gestione dell’emergenza stessa, in cui molti dei libri, anche antichi, rimasti sotto le macerie sono stati lasciati marcire sotto le intemperie per interi mesi, ci si aggiunge il fatto che l’azione amministrativa degli allora suoi tesserati di partito è stata oltremodo lassista e farraginosa tanto che il buon Coletti non si preoccupò nemmeno di far staccare le utenze che servivano lo stabile, proprio quello del corpo centrale crollato. Senza poi aggiungere la deleteria scelta di trasferire la biblioteca in una struttura decentrata e per niente fruibile per la cittadinanza e gli studenti con un “modus operandi” molto dispendioso per l’amministrazione provinciale e di cui se lo stesso Marzoli può informarsi attraverso i ritagli stampa del tempo e di cui preferisco tralasciare i dettagli per non riaprire una ferita molto profonda di cui mi vergogno come prima come cittadino e poi come amministratore”.
Vitale ricorda che lo scorso marzo la giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’Edilizia Donatello Di Prinzio, ha approvato le linee di indirizzo per la ripresa dei lavori di ricostruzione della biblioteca. “Dopo il fermo dei lavori avvenuto nel giugno 2005 a causa del crollo di parte della biblioteca” continua il vice capogruppo del Pdl, “i lavori di ricostruzione sono rimasti fermi fino ad oggi, prima per l’indecisione della passata giunta su come intervenire e cosa realizzare, tant’è che sono stati commissionati altri 3 progetti oltre a quello andato in appalto, ma non è stato dato corso e nessuna delle quattro versioni, fino al punto di vedere scaduto il permesso a costruire e anche i termini di realizzazione secondo il progetto Prusst “la città lineare della costa” a fine 2008, dove l’opera della biblioteca era ricompresa. L’assessore all’edilizia già dall’insediamento ha ripercorso tutte le tappe per ripartire con i lavori, fino a quando, insieme all’amministrazione comunale di Chieti nella persona del sindaco Umberto Di Primio, nell’agosto 2010 hanno richiesto alla Regione di riattivare il tavolo tecnico del Prusst”.
Infatti, sembra che la Regione Abruzzo, dopo gli adempimenti tecnici con il Ministero delle Infrastrutture, abbia approvato una delibera di G.R. con gli indirizzi operativi. Da qui una serie di incontri promossi dall’assessorato che ha portato a incontrare, lo scorso 26 gennaio, la Regione Abruzzo, il Comune e la Provincia di Chieti e a riattivare il tavolo tecnico.
Per primo si ripartirà con la ricostruzione del corpo centrale crollato durante i lavori per un importo di 300mila euro finanziati dal Ministero delle Finanze ad ottobre scorso, grazie all’interessamento del senatore Di Stefano e fatto inserire nella finanziaria 2010. Subito dopo potranno ripartire i lavori di completamento per una somma di 910mila euro finanziati con i residui del mutuo originario, fondi Cipe e contributo regionale.
“Quando le condizioni economiche e finanziarie della Provincia saranno migliori” continua Vitale “si potrà completare l’opera in ogni sua parte, ma intanto si potrà ripartire da qualcosa di concreto e non dal vuoto come è oggi. Ecco perché mi sorprende l’intervento di Marzoli, che è persona obiettiva, ma questa volta manca clamorosamente un tiro libero dalla lunetta e soprattutto allo scadere”.