Chieti. “Il consigliere Iacobitti disquisisce evidentemente di argomenti che non conosce e, quindi per tutti noi cittadini di Chieti, la propaganda del PDL con le “cambiali in scadenza” non è falsa, ma, ahimè, soltanto la triste, la tristissima realtà lasciataci in eredità da un centrosinistra che oggi arriva a negare l’evidenza della propria incapacità gestionale arroccato com’è nella convinzione di essere il depositario della verità”.
Così l’assessore alle Finanze e al Bilancio, Roberto Melideo, ha scelto di rispondere alle accuse del consigliere comunale del Pd Enrico Iacobitti. Il politico, infatti, citerebbe gli importi dovuti all’Aca sostenendo che le somme in questione sarebbero state già in precedenza accantonate in bilancio. “Falso” risponde Melideo. “Il capogruppo del PD dimostra quanto profondo sia il suo ignorare, amministrativamente parlando, la verità delle cose poichè non sa, o fa finta di non sapere, che ci sono ben due ricorsi dell’Aca contro il Comune di Chieti per decreto ingiuntivo che sono il palese frutto della incapacità del centrosinistra”.
Il riferimento è al ricorso n. 2373/2008 del Tribunale Civile di Pescara di 1.974.136,93 euro, oltre agli interessi di mora, che il centrosinistra non ha pagato e che fa riferimento alla fornitura idrica dell’anno 2006; il secondo nº 1249/2009 del Tribunale Civile di Pescara di 6.204.374,08 euro, oltre interessi di mora, che il centrosinistra non ha pagato e che fa riferimento al mancato pagamento della fornitura idrica degli anni 2007-2008. Il totale complessivo, che cadrà sulle spalle dei cittadini di Chieti, è pari a 8.178.511,01 euro.
“Come capirebbe” attacca Melideo “anche chi non è pratico di economia e di numeri se la somma disponibile in bilancio per la vicenda Aca è pari a 5.447.146,87 euro, è di tutta evidenza che manca all’appello una cifra pari a 2.731.364,14 euro. Per quanto attiene al contenzioso con la Provincia di Chieti” continua l’assessore, “anche in questo caso “lo Iacobiti pensiero” è errato!!! E’ vero che il debito risale ad anni addietro ma è altrettanto vero che oggi non è per noi più procrastinabile in quanto è stata emessa dalla Corte di Cassazione la sentenza n. 11107/2010 che ha visto l’amministrazione comunale soccombente. Dov’erano Iacobitti e gli altri suoi compagni? Ecco, quindi, un’altra “cambiale” che è arrivata a scadenza grazie alla gravi colpe del centrosinistra di cui lo Iacobitti è lo strenuo difensore ad oltranza”.
Quanto al contenzioso quantificato in 15 milioni di euro, inoltre, l’assessore sostiene che non si tratterebbe di una “previsione molto poco realistica” poichè lo stesso Collegio dei Revisori del Comune di Chieti quantifica i casi di difficile vittoria dell’Ente stesso pari a oltre 15 milioni di euro. “E’ questo il significato delle cambiali in scadenza che agiscono come fattore fortemente negativo sulla liquidità” spiega Melideo. “Consiglierei a Iacobitti di non invocare in maniera troppo semplicistica il ricorso al dissesto finanziario perchè è come voler augurare ai cittadini di Chieti di subire una drastica penalizzazione in termini di servizi e di imposte in un contesto economico nazionale già di per se difficile”.