Orsogna. Una piccola discarica lungo la strada di contrada Malverno, nella zona industriale di Orsogna e a pochissimi metri dalla Strada Provinciale Marruccina. Una brutta e incivile abitudine che va avanti da alcuni mesi. Inizializzate c’erano solo qualche sacchetto, ma negli ultimi giorni, invece, sono stati gettati televisori, lavatrici, computer e soprattutto lastre di eternit.
Per quanto riguarda l’immondizia generica – ha spiegato Alessandro Procida, referente della zona per i Giovani IdV Abruzzo – ho tentato di darmi la seguente risposta: dei Comuni che fanno parte dell’area della Marruccina, Orsogna è uno dei Paesi che non ha ancora avviato la raccolta pdifferenziata porta a porta, e come nel caso di Arielli e Poggiofiorito, si trova a far fronte ad una invasione di rifiuti che spesso provengono anche da fuori. Fatto questo comunque circostanziato ad alcuni casi visto che anche nei comuni dove la differenziata è partita già da tempo, ci si imbatte in isole non propriamente ecologiche, che ricalcano in larga parte la fisionomia del caso di contrada Malverno. Diverso invece è l’abbandono dei rifiuti speciali, dove purtroppo il dilagante malcostume di alcune persone porta a smaltire nella maniera più rapida ed economica possibile scarti di qualsiasi genere, ovvero sia approfittare di una zona poco trafficata, meglio se coperta dal verde, per disfarsi celermente dello sgradito fardello. Spesso sono propri questi comportamenti che arrecano i danni più seri all’ambiente e alla salute dei cittadini; non meno di 4 mesi fa, nella stessa Orsogna, è stata sequestrata una discarica abusiva di 3000 metri quadrati circa, in cui venivano smaltiti rifiuti molto simili a quelli che vengono scaricati nella Zona Industriale”.
Amianto ed elettrodomestici buttati nelle vicinanze si terreni agricoli, attività industriali e abitazioni, che mettono in pericolo la salute dei cittadini della piccola frazione. Procida chiede all’amministrazione comunale e ai vigili urbani di prendere “le adeguate contromisure per rimuovere nel minor tempo possibile i materiali, a e monitorare con più incisività la zona se effettivamente si tratta di una discarica abusiva, visto che non è la prima volta che si presenta una situazione del genere; altrimenti dotare la zona in questione di un minimo di sicurezza se si tratta di un punto di raccolta prestabilito, dato che l’abbandono selvaggio di questi rifiuti, oltre ad essere dannoso per la salute, rappresenta anche un pericolo per la viabilità corrente degli automezzi”.