Pescara, armeria polizia municipale “vulnerabile”, nuova polemica sulle pistole ai vigili

vigili_armatiL’irruzione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato all’interno del comando della polizia municipale in via del Circuito sta sollevando polemiche, legate alla costruzione del cosiddetto “bunker”: la fortificazione dell’edificio seguita al deposito delle armi date recentemente in consegna ai vigili urbani. Politica e sindacati temono per l’incolumità degli agenti e si torna a discutere: pistole si o pistole no?

Polemiche più pesanti del bottino fruttato ai vandali autori dell’irruzione all’interno dell’atrio del comando del corpo municipale e nell’adiacente scuola media Michetti: pochi spiccioli prelevati dallo scasso di un distributore automatico di caffè, prima di scappare spaventati dal sistema di allarme. Quasi ironizzando, la reazione ottimistica del sindaco Albore Mascia fu racchiusa in questa frase: “L’episodio, comunque di scarsa rilevanza, ci ha consentito di verificare il perfetto funzionamento degli impianti di sicurezza installati con i quali abbiamo trasformato la Caserma di via del Circuito in un autentico bunker, impianti che rendono letteralmente inaccessibili i locali strategici della struttura”.
“Una forma di collaudo veramente originale”, replica altrettanto ironicamente Carlo Sciarra, coordinatore Idv per Pescara, “tutti sanno che i bunker sono inaccessibili o per lo meno non penetrabili semplicemente forzando una porta”. Secondo una prima ricostruzione, infatti, i malviventi sarebbero penetrati nella scuola, rompendo una finestra al pianterreno da via Sella di Corno, nel retro dell’edificio scolastico e una volta dentro hanno forzato la porta dell’adiacente sede del Comando di Polizia municipale. Sciarra calca la mano anche sulle dichiarazioni del Comandante della Municipale: “Carlo Magitti, pensa che ‘probabilmente le armi sono tutte li’, per quello che gli risulta”, riporta, “va da se che le armi vanno custodite con molto più senso di responsabilità. Il Sindaco ed il comandante dei Vigili chiedano ai Carabinieri o alla Polizia di Stato come loro custodiscano le loro armi e provvedano di conseguenza”. Palese la preoccupazione circa la possibilità di facile accesso all’armeria, sulla quale però non è stato possibile effettuare un “collaudo notturno” per testarne l’efficienza protettiva.
Preoccupazione espressa, invece, dal Sindacato unitario lavoratori di polizia municipale circa la sicurezza del personale arruolato: “vandali, malviventi o ladri forzano la porta di ingresso della caserma della Polizia Municipale di Pescara, entrano nell’edificio, danneggiano e rubano  e poi se ne vanno indisturbati. La circostanza è un fatto di assoluta gravità e per noi inaccettabile dato che incide sulla sicurezza, anche personale”, afferma in un comunicato il segretario provinciale Walter Falzani. Ed è proprio l’organizzazione sindacale a riferire di aver già segnalato in passato al Sindaco ed il Comandante “che  la struttura  con all’interno l’armeria, la cassa ed altro materiale sensibile non dispone di una adeguata recinzione, di una porta carraia esterna, di porte di ingresso blindate, di inferriate alle finestre”. Lo stesso Sulpm aveva esortato Mascia e Magitti a non armare gli agenti della Polizia Municipale prima della sistemazione della caserma, “ritenendola una struttura vulnerabile soprattutto nelle ore serali e notturne”.
Si riapre, così, il capitolo sullo scontro tra contrari e favorevoli all’armamento degli agenti della Municipale. Il sindacato si dice già pronto “a ricorrere alle autorità competenti ed assumere più significative iniziative sindacali in caso di inosservanza al dovere di tutelare la sicurezza dei lavoratori dei lavoratori”.

Daniele Galli

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