Sembra, infatti, che manchino gli atti formali con i quali di norma si nominano i direttori artistici, si stipulano le convenzioni con le associazioni che collaborano fattivamente alla realizzazione stessa della stagione e si stipulano i contratti con i lavoratori. Inoltre, mancherebbe la copertura finanziaria del costo complessivo della stagione.
“Esprimo le mie più vive preoccupazioni” è il commento di Di Gregorio “in merito alla stagione di prosa programmata per l’anno in corso rilevando, nella interrogazione allegata alla presente, enormi lacune dal punto di vista del procedimento formale che l’Amministrazione Comunale dovrebbe seguire, essendo essa stessa responsabile diretta della gestione delle attività dell’istituzione culturale. Mi preme rilevare, dunque, che a distanza di un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Di Primio, l’unica novità in campo che riguarda il Teatro Marrucino è stata quella di emarginare, di fatto, i lavoratori e gli artisti che negli ultimi anni hanno operato per ridarne slancio e peso culturale”.