Pescara. Un incontro urgente con il Ministro dell’Economia Tremonti e dello Sviluppo Economico Romani per formulare la richiesta di immediata attivazione delle Zone Franche Urbane nei 22 comuni inseriti nel provvedimento, nonché rappresentare il grave stato di disagio sociale e occupazionale in cui versano i territori interessati, localizzati nei quartieri più fragili delle città.
E’ il provvedimento contenuto nell’Ordine del giorno approvato questa mattina dall’Assemblea delle città comprese nelle Zone Franche urbane convocata a Napoli da Francesco Monaco dell’Anci. Un Ordine del giorno che lo stesso Anci trasmetterà a tutti i parlamentari della Repubblica e alle Regioni per poi valutare, in tempi strettissimi, l’opportunità di una successiva trasmissione agli organismi comunitari.
“La Zona franca urbana” ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia “rappresenta uno straordinario volano per la nascita di nuova impresa. Pescara ha deciso di concorrere, di presentare la propria candidatura per entrare a far parte del circuito virtuoso di quei comuni ammessi al finanziamento e, come primo atto, è stata individuata l’area caratterizzata da fenomeni di abbandono, che comprende 135 strade della città. Pescara è stata ammessa con altre 22 città italiane e il 28 ottobre 2009 tutte le città beneficiarie hanno sottoscritto a Roma, con il Ministro dello Sviluppo economico Scajola, il Contratto di Zona Franca Urbana, nel quale sono stati previsti specifici impegni tra le parti per assicurare l’avvio efficace delle Zfu e per il conseguimento degli obiettivi di crescita dell’occupazione, con l’obiettivo di accompagnare la nascita e lo sviluppo di una piccola impresa per i suoi primi quattordici anni di vita. Tuttavia oggi tutte le città interessate hanno ritenuto opportuno avviare un’iniziativa per mantenere valide le Zone Franche urbane e, a tal fine, abbiamo approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui abbiamo ‘esortato il Governo ad assumere tutte le iniziative necessarie nonché a svolgere tutti i relativi adempimenti di competenza per sbloccare l’attuazione della procedura di Zona Franca Urbana e mettere le città interessate nelle condizioni di sperimentare l’istituto in questione, al fine di assicurare nei rispettivi sistemi economici locali l’impatto previsto in termini di riduzione del disagio sociale, nascita e sviluppo di nuove imprese, creando occupazione”.