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Pescara, emergenza dragaggio: Albore Mascia tenta di placare gli animi

Pescara. “Sono pronto a mettermi con pescatori e armatori alla testa di qualunque manifestazione, pur nel rispetto delle regole della legalità e del vivere civile, per mantenere desta l’attenzione del Governo su una problematica tanto delicata che però questa volta non è dipesa  dalla politica, né quella comunale né tantomeno regionale, ma esclusivamente dalla burocrazia che ha ostacolato in ogni modo l’avvio del dragaggio già 21 mesi fa. Una burocrazia che già abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento”.

Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia replicando all’annunciata protesta della marineria pescarese e degli operatori commerciali del porto che hanno annunciato la volontà di occupare l’asse attrezzato e le banchine portuali venerdì prossimo per manifestare ancora una volta il proprio malcontento per il ritardato dragaggio dello scalo.
“Comprendo e condivido” ha aggiunto “le preoccupazioni ancora una volta espresse dalla marineria di Pescara e dagli armatori commerciali circa le condizioni drammatiche in cui versa il nostro porto canale, condizioni che hanno determinato, appena due giorni fa, il vertice romano presso la Protezione civile per garantire la continuità delle operazioni di escavazione dei fondali e la nomina di un Commissario straordinario”.
Il primo cittadino ha ricordato che la Regione Abruzzo ha approvato nel dicembre del 2009 una nuova legge stanziando ben 11milioni di euro per la portualità abruzzese, di cui 2milioni di fondi Fas destinati solo al porto canale di Pescara. Somma che si è aggiunta ai 500mila euro già disponibili, a cui si è sommato 1milione 900mila euro di fondi stanziati direttamente dal Provveditorato alle Opere pubbliche. L’attuale emergenza non dipende da una mancata volontà della politica ad agire. Una politica che ha individuato le somme necessarie, pronte in cassa da mesi, una politica che per 21 mesi ha continuato a esercitare una costante azione di pressing trovandosi però dinanzi a muri di gomma alzati dalla burocrazia. Vicende sulle quali evidentemente, una volta superata l’emergenza, dovremo tornare e soffermarci per chiedere chiarimenti. Ora però è tempo di pensare esclusivamente all’urgenza: giovedì scorso è emerso che l’architetto Goio è oggi a tutti gli effetti Commissario delegato nominato con Ordinanza di Protezione civile 3504 del 9 marzo 2006 per le operazioni di dragaggio e di smaltimento del materiale dragato nel porto canale di Pescara, nomina arrivata in seguito all’emergenza dragaggio del 2006. A questo punto nei prossimi giorni l’assessore regionale ai Trasporti Morra, il Commissario Goio e la Direzione Marittima presenteranno alla Protezione civile e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un elenco di richieste di ‘poteri straordinari’ che andranno a estendere quelli già affidati allo stesso Goio per effetto della vecchia Opcm, per procedere con l’ampliamento e adeguamento dei poteri attribuiti in seguito all’emergenza del 2006. La Protezione civile giovedì ha anticipato che già per la prossima settimana potremmo essere pienamente operativi con l’obiettivo di dare massima continuità alle procedure in atto e massima celerità agli interventi a tutela degli operatori del porto canale, ma anche dei balneatori. Ovviamente condividiamo i timori, le preoccupazioni e la rabbia dei nostri operatori, di coloro il cui lavoro dipende dal porto canale: sono pronto a mettermi al loro fianco, a partecipare con loro a qualunque manifestazione pacifica, sempre però nel rispetto delle regole e della legalità, per giungere al risultato, ossia il ripristino dei fondali a una profondità minima di 6 metri per garantire la sicurezza del porto canale”.