Chieti. “Finalmente anche l’ex presidente Coletti ammette, nero su bianco, che la situazione finanziaria della Provincia è disastrosa ma francamente l’Ente sano che ci avrebbe consegnato sta solo nella sua fantasia”.
È la conclusione a cui giungono l’assessore al Bilancio Alessio Monaco e i capigruppo di maggioranza Paolo Sisti, Luigi D’Alonzo, Giovanni Di Rito, Mario Di Paolo, Arturo Scopino e Angelo Argentieri.
I politici accusano l’ex presidente d mentire sui debiti accumulati durante il suo mandato presso la Provincia di Chieti. “La fantasia e la mistificazione di Coletti davvero non hanno limiti” spiegano in proposito: “dice di aver lasciato sei milioni in cassa ma non specifica che erano somme vincolate e destinate agli investimenti, non alla liquidità per la spesa corrente. Non dice, invece, che nel bilancio di previsione 2009, predisposto ed approvato dalla sua amministrazione, mancavano ben 11 milioni di euro per poter raggiungere gli obiettivi. L’andamento dei debiti fuori bilancio è lineare al punto da rendere ancora più patetica la difesa di Coletti: 1,6 milioni accertati a settembre 2009, ai quali si aggiungono via via 1,5 milioni di Irap, 456 mila euro per il Consorzio Asi Valpescara e 33.495 per il Codemm. Nonostante tale, disastrosa situazione questa Amministrazione riesce a chiudere il consuntivo 2009 con un passivo di 5,2 milioni di euro”.
Stando a quanto riferito dai politici, nel 2010 sarebbero emersi inoltre altri debiti fuori bilancio per 4,5 milioni “e si scoprono, fra l’altro” continuano, “una spesa già contratta dall’amministrazione Coletti, e non prevista, per un milione e 531 mila euro, un’entrata derivante allo Stato maggiorata per un milione e 928 mila euro e si arriva al punto, tirando le somme, che le spese non previste nel bilancio 2009 arrivano a quota 13 milioni di euro. Ma per Coletti ci sono debiti come l’Irap o la quota del Consorzio Asi, che non dovrebbero essere pagati perché, sempre secondo lui, la Pubblica Amministrazione non è tenuta a pagare le tasse come accade per tutti gli altri cittadini o a pagare le quote per cui è contrattualmente obbligata. Gli unici artifizi che vengono a galla, ogni giorno che passa, sono quelli che hanno consentito a Coletti di tenere nascosta la gran quantità di debiti che la sua amministrazione ha prodotto fino a ridurre la Provincia sull’orlo del fallimento. Per quanto ci riguarda ci siano attenuti rigorosamente al rispetto degli articoli 143 e 193 del testo Unico degli enti locali. Ma se, come lui afferma, questa amministrazione ha cavalcato procedure illegittime, vorrà dire che ha indirizzato male la sua memoria”.