L’Aquila. ‘In rappresentanza di assegnatari e proprietari di edilizia residenziale pubblica, abbiamo sottoposto al Prefetto di L’Aquila, alla Procura della Repubblica e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, la situazione di allarme e malcontento che si è creata nel comparto con pericolo di azioni eclatanti di protesta specie su affitti, bollette ed alloggi’.
È quanto affermano gli attivisti M5S di L’Aquila Beppegrillo e Comitatus Aquilanus-Periferie Unite.
‘Abbiamo voluto denunciare lo stallo su tutta la ERP ed evidenziato la latitanza totale di ATER e Comune sul problema nonché il completo abbandono in cui versa questo patrimonio immobiliare pubblico con conseguente elusione sistematica dei compiti istituzionali competenti ai succitati enti’.
‘In particolare l’ATER, pur di operare con tempestività, ha preteso una specifica delega dagli stessi proprietari e quest’ultimi hanno rilevato che sussistono situazioni di pluralità di incarichi professionali (circa 40), per la progettazione, la consegna e l’approvazione dei relativi progetti, condizione che si perpetra da circa quattro anni’.
‘Evidenziamo – proseguono i pentastellati – che vi è una precisa volontà di espellere gli assegnatari di ERP dai quartieri baricentrici al fine di allontanarli nelle più periferiche aree del Progetto CASE’.
‘È altrettanto evidente la sperequazione operata nei confronti degli stessi proprietari che per poter essere ricompresi all’interno dei condomini a maggioranza ATER, a tutt’oggi non riescono nemmeno a concorrere ai finanziamenti che potrebbero agevolare il rientro nei propri alloggi’..
‘Nella giornata di mercoledì 13 luglio accompagneremo il Consigliere regionale di M5S, Domenico Pettinari, a fare sopralluoghi nei siti in cui sussistono le situazioni su descritte, chiedendo con determinazione che quanto stiamo denunciando, diventi un preciso e immediato impegno della Regione Abruzzo e del Prefetto, coordinati in un’azione comune fra tutti gli enti interessati quali il CIPE, ATER, Comune di L’Aquila, USRA e Provveditorato alle OOPP e che entro trenta giorni si definisca un cronoprogramma con immediata attuazione ed economicamente supportato’.
‘I cittadini interessati nella ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica sono esasperati e promettono ulteriori eclatanti manifestazioni qualora gli enti coinvolti dimostrino ancora atteggiamenti elusivi e dilatori’– concludono gli attivisti.