Pescara. Il nuovo anno è iniziato, per sancirne l’inizio ufficiale però, a Palazzo di città, ferve l’attesa per l’approvazione dello strumento principe su cui si baserà tutta l’attività amministrativa della città per il 2011: il bilancio. Le prime avvisaglie sono già state gettate e il Pd coglie la palla al balzo per passare all’attacco. Piena emergenza sarebbe stata dunque registrata negli uffici del Municipio cittadino, grandi le difficoltà che l’opposizione ha già riscontrato senza nemmeno esser riuscito a vedere la versione ufficiale di questo bilancio. entre ogni cosa sembra ferma, l’emergenza è in atto e sembra riproporsi lo spauracchio dello scorso anno: bilancio approvato a fine aprile e fondi per il sociale dispersi nel vuoto.
“In realtà in Comune i soldi ci sarebbero eccome, – fa notare il capogruppo Pd, Moreno Di Pietrantonio – il problema è che vengono spesi e sperperati non pensando al cittadino, bensì investendo su opere inutili per la collettività, come i famosi tornelli comunali per cui sono stati necessari ben 50 mila euro e per cui ne serviranno quasi il doppio per un guardiano che ne disciplini il funzionamento”.
La parola passa poi all’ex assessore alle finanze, Camillo D’Angelo, che pone l’accento sul completo fallimento dell’amministrazione Mascia. D’Angelo non nasconde come il sindaco sia troppo impegnato a “spartire” poltrone e a pubblicizzarsi in conferenze stampa milionarie e poco veritiere, là dove le poche opere pubbliche che partiranno nell’anno afferiscono addirittura al bilancio 2009. Dunque 20 mesi di governo, dove i problemi della città non sembrerebbero mai essere stati nell’agenda del sindaco. Ma il clou delle polemiche Pd, resterebbe il problema Attiva, che come richiesto sin dal mese di dicembre 2010, necessita di un sostanziale aumento di fondi per continuare a provvedere ai servizi di pulizia della città. Dal Governo si risponde con un no secco ad Attiva, anzi per la Spa l’amministrazione non garantirà nemmeno le risorse finanziare stanziate nel precedente anno, bensì si assisterà ad un ridimensionamento di 1mln 200 mila euro, a fronte degli ulteriori 2 mln di euro richiesti dal presidente Attiva, Lancasteri. La scusante, non valida per il Pd però, resta quella dei tagli di circa 3 mln di euro nei trasferimenti dello Stato.
Il Partito Democratico fa i conti in tasca all’amministrazione e con tanto di dati alla mano emerge che tra risparmi e nuove entrate nel 2011 il Comune avrebbe un saldo positivo di oltre 2 mln di euro. “Falso dire che i soldi per Attiva non ci sono, – sottolinea D’Angelo – e che risulta necessario un incremento delle tariffe per i servizi a domanda individuale.” Se Attiva deve pensare a lavorare e a massimizzare i risultati, così come ha sottolineato l’assessore Seccia, l’amministrazione per il Pd sarebbe ora che si rimboccasse le maniche e facesse ripartire il motore della città, fermo alla vecchia giunta D’Alfonso. Dati sconcertanti quelli portati dal Partito Democratico, 15-20 milioni di euro stanziati per i lavori fermi nel parcheggio mutui, mentre la città continua a leccarsi le ferite, come la chiusura improvvisa del centro sociale di Piazza Grue. 500 iscritti, 3 operatrici mmandate a casa, per cosa? Mancavano i 45 mila euro necessari al sostentamento annuale delle attività e della struttura. Non sarebbe stato più semplice fare un po’ di autoimprenditoria che avrebbe risolto il problema ad occhi chiusi.. “Sarebbe bastato far pagare all’azienda titolare della suddetta pista la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, la città avrebbe incamerato 70 mila euro facili che avrebbe potuto destinare alla cooperativa sociale di Piazza Grue”, sottolinea il consigliere Del Vecchio. Le parole restano a zero e a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini. Il Pd conclude l’arringa con un appello: “caro sindaco, lo scorso anno sei risultato ultimo in classifica, se quest’anno non vuoi rischiare il non classificato cerca di far ripartire il motore cittadino”.
Monica Coletti