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Francavilla, il Comune torna al voto. Nicola De Francesco: “Con Di Quinzio clima di rancori e di violenza psicologica”

Francavilla. “Oggi è un giorno importante che ricorderemo non tanto per la fine meritata di questa amministrazione, ma perchè questo giorno segna il passaggio dalla estemporaneità di una amministrazione apartitica ed apolitica alla solidità di uomini che hanno fatto prevalere il bene comune all’interesse dei singoli e per questo hanno con convinzione mandato a casa per il bene di Francavilla la amministrazione agonizzante del non fare che da mesi stava offrendo uno spettacolo indegno, a discapito della città”.

E’ quello che ha detto Carlo De Felice, capogruppo del PDL di Francavilla al Mare in una nota dopo che nella mattinata di oggi undici consiglieri comunali (più uno che si è aggiunto successivamente) si sono dimessi comportando lo scioglimento del Consiglio Comunale. In un incontro che si è tenuto in serata, in cui hanno partecipato parte dei dimissionari, ha aggiunto: “Ognuno di noi ha avuto la propria motivazione a dimettersi. Per quanto mi riguarda, non è ne una bella ne una cattiva giornata. Questa è una giornata importante in cui si esce da una amministrazione scolorita, apartitica e apolitica. Eravamo perplessi se cercare diverse soluzioni o se affidare l’amministrazione ad un commissario prefettizio. Abbiamo preferito quest’ultimo soluzione perchè pensiamo che un commissario prefettizio crei meno danni rispetto all’appena decaduta amministrazione”.

“Penso che sia un giorno triste per Francavilla – ha invece spiegato Daniele D’Amario – perchè è sempre triste per una città quando viene privata del proprio governo. Questa non è una sfiducia alla persona Nicolino Di Quinzio. E’ una sfiducia data un po’ in modo trasversale. E’ il momento di prendersi le proprie responsabilità e dire di no ad un modo di fare politica che è un non fare politica. Da questo momento bisogna fare un punto di ripartenza. Tornare a parlare con i cittadini non sarà facile non solo per il centrosinistra e per Nicolino Di Quinzio, ma anche per noi”.

Presente all’incontro anche Manuel De Monte, che ha affermato: “C’è stata una modifica dell’assetto amministrativo spaventosa. Questa amministrazione non è stata capace di creare un gruppo in grado di poter andare avanti. Su tutti c’è il problema della Cosmeg che è davvero grande. Quando non si decide non si sbaglia, quando si decide, si può anche sbagliare. Oggi abbiamo una situazione di non fare in cui ci sono dei problemi che non vengono affrontati”.

“Ognuna delle persone che ha dato la sfiducia a Nicolino Di Quinzio ha una motivazione diversa. – ha sottolineato Nicola De Francesco – Non è importante solo il modo di fare politica, ma sono importanti anche le forze sociali. Si è creato un apparentamento all’interno del quale si sono creati dissapori, odi, ecc. Si è creato spesso un clima di rancori e di violenza psicologica”.

Gabriele Amicone ha invece commentato: “Si è deciso di levare la fiducia al sindaco perchè si è capito che ci si è trovati di fronte ad un sindaco incapace di decidere e che non voleva decidere. Quando si è capito che in Comune si faceva tutto tranne che lavorare per il paese, abbiamo deciso di levare la fiducia a questa amministrazione”.

Infine Francesco Todisco Grande ha affermato: “Questa sfiducia era già nell’aria. Nei giorni scorsi avevo già dichiarato che Di Quinzio aveva fallito il suo obiettivo politico. Penso che al centro di tutto ci debba essere l’interesse per il cittadino al quale bisogna dare il rispetto principale, quindi abbiamo dato la possibilità di mettere la palla al centro. Penso che Nicolino Di Quinzio qualcosa di buono l’abbia fatta, ha messo a nudo le miserie della politica francavillese”.

Francesco Rapino