Pescara, scoperta casa a luci rosse: arrestata una donna

carabinieriPescara. Una cinese 49enne è stata arrestata a Pescara per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I  carabinieri hanno fatto un blitz in un appartamento di via Matese. In base alle segnalazioni ricevute, in quel locale si prostituivano due cinesi e una era trattenuta contro la sua volontà. Durante il controllo una delle due, inizialmente molto reticente, ha raccontato di vivere nell’appartamento dal mese di agosto e di pagare ogni mese 400 euro all’altra cinese per l’affitto del locale.

I soldi per la locazione erano quelli ricavati dall’attività della prostituzione, così come il denaro per il pagamento degli annunci su alcuni periodici locali per pubblicizzare i “servizi” e attirare clienti. La donna ha anche raccontato che nelle ultime settimane ha annunciato alla sua coinquilina di voler lasciare l’Italia e, per tutta risposta, sarebbe stata violentemente picchiata dall’altra cinese con calci e pugni alla testa. Sarebbe stata costretta in questo modo a restare nell’appartamento, tra l’altro a digiuno: per lei solo un po’ di zuppa. Nel timore di subire ripercussioni la donna non ha raccontato altro. La presunta sfruttatrice è stata quindi arrestata mentre una terza donna presente nell’appartamento, che si è detta all’oscuro di tutto, ha tentato di eludere gli accertamenti dei carabinieri per cui e’ stata denunciata per favoreggiamento personale. L’arrestata è finita in carcere a Chieti, la vittima è stata medicata in ospedale ed ha ancora un bernoccolo ben visibile. Il proprietario dell’ appartamento è stato denunciato per favoreggiamento della prostituzione essendo a conoscenza del fatto che il locale veniva usato per l’esercizio della prostituzione.

 

 

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