Pescara. Bufera interna e contro il Pd dopo la riunione della Direzione provinciale: D’Alfonso si lascia scappare l’annuncio per la ricerca di un nuovo candidato sindaco e fioccano le richieste di dimissioni di Alessandrini.
“Dobbiamo cercare un candidato sindaco per Pescara”: questa la frase sfuggita involontariamente (o forse no) a Luciano D’Alfonso al termine della riunione del Pd Provinciale, tenuta nei giorni scorsi per analizzare le scottanti sconfitte rimediate alle ultime amministrative nel pescarese, allo scoccare dei due anni di mandato di Alessandrini al Comune del capoluogo adriatico.
Frase raccolta dalle decine di presenti e, neanche a dirlo, dalla stampa, e subito dopo smentita, a rincorrersi, dal Presidente della Provincia, Antonio Di Marco, e da Moreno Di Pietrantonio, presidente della Direzione. L’ultimo, proprio oggi, il vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio: “fantasiose ricostruzioni completamente destituite di fondamento”, le definisce in una nota, “poiché interpretano un ragionamento complessivo sulla politica locale (e non solo) all’esito dei risultati delle ultime elezioni amministrative. Lo sforzo e l’invito che il Presidente ha invocato è quello di richiamare tutti, a seconda delle proprie responsabilità, ad occuparsi delle esigenze e delle preoccupazioni dei cittadini. Una linea e un indirizzo che mirino a far crescere e motivare le classi dirigenti attuali e future, anche con riferimento ai prossimi appuntamenti amministrativi. Per non farsi trovare impreparati, ha osservato il Presidente, occorre cominciare a individuare possibili candidati consiglieri nelle varie amministrazioni”.
“Nessun riferimento quindi ai vertici attuali e futuri del Comune di Pescara la cui riproposizione per alcuni è nella loro disponibilità, mentre per i nuovi i metodi di individuazione sono a tutti noti”, conclude Del Vecchio, co-protagonista assoluto, insieme ad Alessandrini, dell’impopolarità raccolta dal Partito Democratico nella “città volano” d’Abruzzo nell’ultimo anno: i due si dividono una richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda del divieto di balneazione della scorsa estate, e su Alessandrini pesa la bordata di fischi che la città non gli ha risparmiato nel corso dei festeggiamenti per la promozione del Pescara in Serie A.
Tanto è bastato per far scatenare da parte dei principali partiti d’opposizione al grido “Sindaco dimettiti”. “Marco Alessandrini è ormai platealmente scaricato anche dal Presidente D’Alfonso che ha lanciato il ‘rompete le righe’ ai suoi”, affermano da Forza Italia Lorenzo Sospiri e il gruppo consiliare, “La strategia è ormai chiara e dichiarata: il Governatore manterrà in vita il suo ormai ex-delfino sino a quando non avrà trovato un successore, e a quel punto scatterà la sfiducia”.
Non solo il centro-destra a chiedere “a questo punto, torniamo alle urne”; dal Movimento 5 Stelle si leva la voce della capogruppo Sabatini che, in una lettera aperta a D’Alfonso pubblicata su Fb, chiede al Governatore:”Torniamo al voto. Convinca i suoi a votare la sfiducia. Troverà la giusta ed autorevole persuasione per far comprendere a tutti quello di cui la città ha bisogno e che lei, in politica da tempo, ha già compreso fin troppo bene: c’è bisogno di un altro sindaco per Pescara”.