Quella femminile è la fascia di cittadinanza della provincia pescarese più colpita dalla disoccupazione: i più recenti dati Istat riferiscono di un 12% di donne senza lavoro (contro il 5,7% degli uomini) e di un 50,1% di inattività femminile (contro il 24,8 maschile). “Per questa constatazione di fatto abbiamo deciso di far qualcosa di concreto per andare incontro alle esigenze occupazionali delle donne”, spiega Tommaso Di Rino, dirigente del settore Lavoro e formazione. La prima di queste azioni concrete sarà, a partire da febbraio, lo Sportello Donna, che verrà istituito presso i Centri per l’impiego di tutta l’area metropolitana provinciale. “Un progetto pilota”, prosegue Di Rino, “che pone la Provincia di Pescara come prima in Abruzzo ad attuarlo, teso ad incrociare domande e ed offerta del lavoro femminile per rispondere alle esigenze occupazionali inerenti alle donne”. “Con l’apertura di questi sportelli, i Centri per l’impiego verranno caricati ulteriormente di significato”, commenta il presidente Guerino Testa.
La seconda iniziativa concerne al progetto ‘Donne ora visibili’, già presentato negli ultimi mesi, ma tornato alla ribalta per la prossima scadenza, il 3 gennaio, per la presentazione delle domande di accesso al corso per assistenti domestiche e badanti qualificate. Saranno 25 le donne selezionate per partecipare alle 400 ore di corso, tra le quali anche un modulo di 20 tenuto dalla Croce Rossa Abruzzo per un corso di primo soccorso, co-finanziato dal Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Questo corso è ad alto impatto occupazionale, lo testimoniano le 629 badanti assunte in provincia quest’anno. Una professione molto ricercata, per la quale vogliamo formare delle badanti di qualità”, spiega ancora Di Rino. “C’è un’altissima richiesta per quanto riguarda i servizi dedicati alla terza e alla quarta età e alla cura della persona”, ha aggiunto l’assessore Antonio Martorella, “e se in passato questa professione era svolta quasi solo da extracomunitari, ora anche i cittadini italiani vogliono ricoprire queste mansioni, poiché alta è la domanda di lavoro”.
Presentata infine l’Avvocatessa Vittoria Colangelo ovvero il nuovo Consigliere di Parità, l’ultima figura della quale il settore Lavoro e Formazione si è dotato. Questa figura, nominata in concerto tra la Presidenza della Provincia e i Ministri Carfagna e Sacconi, mira a tutelare la parità di trattamento dei lavoratori nell’accesso al lavoro, nella progressione della carriera e nell’applicazione della normativa alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, aspetti che ricadono maggiormente sulle donne lavoratrici. “Durante i 4 anni del mio incarico”, ha spiegato la Colangelo, “attuerò progetti importanti per valorizzare il lavoro femminile, per aiutare tutti coloro che si sentono discriminati sul lavoro e per diffondere la cultura della parità”. Tre i progetti già in cantiere per il Consigliere; il primo è in collaborazione con la cattedra di Economica e gestione delle imprese dell’università D’Annunzio, il Telelavoro: prestazioni lavorative alternative ai canoni tradizionali, più flessibili nei tempi per meglio conciliare i ritmi di vita; uno sportello destinato alle donne lavoratrici ed infortunate per realizzare, insieme ad Inail e Anmil, un servizio di assistenza ed orientamento professionale; infine, la creazione di un premio per le aziende, pubbliche e private, virtuose nel campo del lavoro femminile attraverso, ad esempio, l’attuazione del part-time o del telelavoro. L’Avvocatessa Colangelo sarà disponibile, gratuitamente, il lunedì dalle 9:30 alle 12:30 e il giovedì dalle 15:30 alle 18:00 per fornire informazioni sui diritti alla tutela dei lavoratori, per l’affiancamento alle aziende desiderose di promuovere attività di parità, e consulenza giuridica inerente a situazioni discriminatorie: dalla mediazione fra le parti fino all’azione in giudizio.
Daniele Galli