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Pescara, ex Cofa, Castricone: Mascia fermo ad aspettare la Camera di Commercio

Pescara. Dopo la bonifica, ormai decisa, e la riconsegna alla Regione, si torna a parlare dell’ex Cofa, “Questo è il momento di dare un segnale forte alla città, di dimostrare che l’economia può ripartire”, interviene il segretario provinciale  Pd, Antonio Castricone, “e invece la giunta Mascia è incapace di uscire dalla quotidianità e si aggrappa alla speranza che altri, e nella fattispecie la Camera di commercio, facciano qualcosa”, accusa.
La Camera di Commercio è da sempre l’acquirente in pole position, e già nel 2009, per i Giochi del Mediterraneo, aveva acquistato parte dell’ex mercato ortofrutticolo realizzando il padiglione espositivo del Marina di Pescara. Castricone, quindi, ribadisce oggi il suo favore alla federazione presieduta da Daniele Becci, ma invita alla trasparenza d’intenti: “Sono da sempre favorevole all’iniziativa della Camera di commercio sull’ex Cofa, e oggi è anche il momento di dare un chiaro indirizzo rispetto a cosa ci si può e ci si vuole fare in quell’area. Bisogna tener conto che c’è bisogno di mettere in piedi con  trasparenza quegli strumenti che permettano di rendere l’operazione di riqualificazione urbana economicamente compatibile, perché non si può dire che bisogna farci un albergo e un polo espositivo fieristico se poi non si è in grado di proporre una soluzione che muova i capitali necessari per realizzarle queste opere”, dichiara.
La Camera di Commercio non basta, dice Castricone, intervengano unitamente anche gli Enti: “Bisogna parlare anche delle aree adiacenti, ovvero le aree PP2 (aree golenali ed ex Di Properzio). C’è bisogno di mettere insieme tutti i soggetti interessati: il pubblico, la camere di commercio ed i privati. Va istituito un tavolo di concertazione, tra l’altro previsto dalla legge, per pensare alla fattibilità degli interventi da realizzare». Attraverso gli interventi in quelle aree, sottolinea Castricone, “bisogna dare una nuova identità alla città, una struttura ricettiva, la riqualificazione di pezzi dell’esistente come qualificata e funzionale memoria architettonica e uno sviluppo verticale della città, permettendo di lasciare a terra spazio per aree verdi, parcheggi e una nuova viabilità. Se si pensa di realizzare opere di grande interesse pubblico a valenza regionale ed oltre, e Pescara non può che darsi questa dimensione,  è necessario prevedere parcheggi adeguati e pensare una nuova viabilità che si integri con quella esistente e distribuisca meglio i nuovi carichi di traffico».
E poi c’è la necessità, secondo il segretario Pd, di far diventare l’area una cerniera tra porto turistico, porto canale, ponte del mare e tessuto urbano: “Il porto turistico va aperto visivamente alla città”, aggiunge il segretario provinciale del Pd, “oggi è nascosto dagli edifici fatiscenti dell’ex mercato e vanno bonificate e valorizzate tutte le aree golenali e la zona porto passeggeri”. Obiettivo raggiungibile solo secondo un’impegno attivo, conclude Castricone riferendosi al primo cittadino: “Dire di aspettarsi qualcosa di importante, come dice il sindaco Mascia, è semplicemente una resa incondizionata di fronte alla propria incapacità di dare un indirizzo strategico a questa città, ma la Giunta è assente e la città bloccata”.

Daniele Galli