Pescara. Un focus in Commissione vigilanza per fare chiarezza sulla situazione finanziaria dell’Ente Manifestazioni, che, stando a quando comunica il M5S, avrebbe un buco di 500 mila euro.
“Questa disastrosa situazione finanziaria dell’Ente Manifestazioni deve essere spiegata ai cittadini ed alle realtà che operano nel settore”, hanno commentato i consiglieri del M5S, che chiedono l’allerta degli Enti preposti al controllo amministrativo-contabile. “Sono ben 564 giorni, che stiamo lavorando per ottenere le documentazioni dell’Ente in modo da garantire chiarezza sulla gestione di una delle macchine più rappresentative nel panorama della cultura pescarese”.
“L’Ente Manifestazioni ha rifiutato più volte di consegnare gli atti chiesti dai consiglieri su bilancio, spese viaggi, biglietti omaggio, contratti artisti e molto altro, arrivando fino a presentare due diffide al sindaco Alessandrini per la consegna della documentazione completa”, hanno proseguito i consiglieri, i quali affermano di essersi rivolti anche al Difensore Civico regionale, che avrebbe confermato la legittimità della richiesta avanzata dal M5S, sottolineando che “non possono opporsi profili di riservatezza”, qualora il consigliere richieda documenti per svolgere l’esercizio del mandato.
“Ad ottobre ci siamo recati persino direttamente all’Ente Manifestazioni, richiedendo incontri ufficiali e chiarificatori”, hanno proseguito i consiglieri M5S “e dopo le dimissioni improvvise del consigliere Longhi, delegato dal sindaco sulla vicenda, abbiamo dovuto aspettare addirittura 5 mesi che il primo cittadino nominasse un sostituto. Un tempo inaccettabile”.
“A quasi due anni dall’inizio della vicenda, ci è stata autorizzata solo il 9 maggio scorso, ossia il giorno precedente alla pubblicazione della delibera sul ‘nuovo piano di liquidazione dei debiti pregressi’, la possibilità di consultare una documentazione, peraltro incompleta e parziale”.
“Attueremo ogni iniziativa volta a recepire tutto il quadro documentale necessario per una doverosa e, con oggi, sempre più incalzante azione di trasparenza”.