Pescara, Comune rinegozia mutui e perde 6 milioni

 

DAngelo_PdPescara. Spendere meno e ottenere di più dovrebbe essere una regola economica basilare per tutti, figurarsi per l’amministrazione comunale di Pescara. Così non è, o almeno è quello che ritiene il consigliere Camillo D’Angelo, ex vice di Luciano D’Alfonso ed esperto contabile del Pd consiliare. La Giunta Mascia avrebbe rinegoziato i mutui attivi presso la Cassa Depositi e Prestiti, allungando il periodo di prestito ma senza ottenere una diminuzione degli interessi: 6 milioni sarebbe, quindi, quanto il Comune perderebbe nell’operazione.

“Hanno raddoppiato le durate di tutti i mutui, quelli da 5 anni sono passati a 10, quelli da 15 a 30 e quelli da 20 a 40”, spiega D’Angelo, “ma senza riuscire a rinegoziare il tasso di interesse, come facemmo noi nel 2004/2005 con la rinegoziazione di 80 milioni di mutui facendo scendere il tasso dal 6% al 4% allungandone i termini, ottenendo circa 8 milioni di euro da reinvestire in beni pubblici durevoli”. L’attuale amministrazione, però, agisce il tal modo per poter ottenere liquidità immediata: dal 2011, infatti, il pagamento dei mutui sarà sospeso per 5 anni, con un risparmio immediato di 3 milioni l’anno, quindi 15milioni totali. “Ma dopo 5 anni si dovranno pagare 11milioni”, precisa D’Angelo, “condannando le future generazioni ad un debito certo”. In pratica, si allungano i tempi, diminuisce il monte della rata ma, allo stesso interesse, si pagherà di più in più tempo: i 6 milioni di cui parla il Pd.

Una liquidità che, spiega la relazione allegata all’intervento di rimodulazione, libererà risorse utili a qualsiasi intervento necessario alla città. Si ingrosserebbe così il portafoglio di Palazzo di Città, raggiungendo quota 6milioni con risparmio annuo di circa 3milioni restituito dal pensionamento di 99 unità di personale comunale. “Sfido loro a far sapere, nel bilancio di previsione, cosa ci faranno con questo contante, visto che a Pescara non ci sono cantieri, né progetti. 4 soltanto sono le opere programmate: via Prati, la Nazionale, via delle Fornaci e la ristrutturazione del mercato coperto; opere ferme che costano già 100mila euro di interessi passivi sui mutui già richiesti”, chiede D’Angelo, che conclude rintracciando la destinazione di questi 6milioni: “Consulenze inutili, feste e aumenti fittizi dei costi”.

La risposta del Comune

In Risposta al polverone sollevato dal Pd l’assessore alle Finanze del Comune di Pescara, Eugenio Seccia al termine della seduta odierna della Commissione consiliare Finanze, ci ha tenuto a chiarire le cose in merito delibera di ricontrattazione di circa 345 mutui.
“L’operazione verrà messa in atto con la Cassa Depositi e Prestiti e consentirà di allungare di una media di 3 anni e mezzo l’estinzione dei mutui, – ha detto Seccia – rispetto a quanto previsto oggi, abbassando la quota degli interessi pagati, oggi superiori al mercato, e senza oneri aggiuntivi per l’Ente pubblico che avrà maggiore ossigeno e dovrebbe ricavarne un risparmio pari a 1milione 800mila euro l’anno, pari alla minore somma versata. Ancora una volta il Pd continua ad agitare numeri e previsioni nefaste per un’operazione finanziaria invece assolutamente trasparente, addirittura suggerita dallo Stato – ha continuato l’assessore -: si lavorerà con i mutui già stipulati con un allungamento dei termini. In sostanza tale operazione ci consentirà di dare respiro all’Ente sino al 2016 e complessivamente ci sarà un allungamento dei termini”. L’amministrazione non parla dunque di stangate, ma piuttosto di razionalizzazione.

 

Daniele Galli

 

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