Francavilla. Di Quinzio è salvo. Approvata la variazione al bilancio con 11 voti favorevoli 9 contrari e un astenuto. Sindaco salvato dai consiglieri del Pd (Paolini e Galasso) che non hanno seguito la linea del partito e hanno foto favorevole. Voto favorevole anche dell’Udc e degli ex Pdl riuniti nelle nuove liste civiche. Voto contrario per Pdl, Fli, Idv e parte del Pd come Vincenzo Di Lorenzo, Manuela Mucci ed Enrico Bruno. Insomma un’amministrazione senza più collegamenti con i partiti e del tutta legata alla figura di Nicolino di Quinzio. Intorno al sindaco si è praticamente formata una maggioranza del tutto nuova rispetto a quella eletta dagli elettori. Critiche al segretario regionale democratico Silvio Paolucci e a parte del Pd che ha mantenuto in vita la giunta DI Quinzio da parte del consigliere Pdl Carlo De Felice: “Il segretario regionale non vedendo la possibilità di ristabilire l’alleanza post elettorale, aveva chiesto ai 5 consiglieri comunali di votare contro gli equilibri di bilancio e di accomodarsi in opposizione. Evidentemente non ha l’autorevolezza per dettare la linea politica, tant’è che a Francavilla il Pd è equiparabile ad una listarella civica i cui consiglieri su un documento politico come il bilancio decidono di votare secondo coscienza. Votare contrario significava bocciare l’amministrazione Di Quinzio. Votare favorevole significava far parte della amministrazione Di Quinzio. Astenersi voleva dire offrirsi a Di Quinzio con un cestino vuoto in mano da riempire. Sui rotoli di carta igienica comparsi in aula il consigliere De Felice parla du gesto villano e ha consigliato: “il sindaco si sbaglia sull’utilizzo: la carte poteva essere utilizzata per pulire la faccia dei suoi alleati”.