Niente di nuovo, in sostanza. Già tutto noto, tutto già detto, tutto già sentito. “L’assessore ha dichiarato che ad oggi non risulta pervenuto in Regione alcun atto formale della riconsegna dell’immobile da parte del Comune di Pescara, smentendo così le dichiarazioni dell’assessore comunale Seccia”, dichiara la Sclocco, insoddisfatta della risposta, “non mi è ancora chiaro se il bene è tornato o no a disposizione della Regione Abruzzo,e quindi se i famosi 300 mila euro messi a disposizione da Masci per la bonifica saranno davvero messi in campo per il benessere dei cittadini della zona, e soprattutto di quale strumento vorrà avvalersi per la cessione dell’area, non ha chiarito se si procedrà con un’Asta Pubblica o vendita diretta ad altro Ente”. Quelle citate dalla consigliera Pd sono infatti le strade che si potranno percorrere per procedere alla vendita dell’ex mercato ortofrutticolo: l’asta pubblica da una parte e la vendita ad altro ente che manifesti un progetto di riqualificazione e di interesse pubblico dall’altra.
“l’Assessore Regionale Carpineta ha così manifestato il desiderio di monetizzare attraverso la vendita, e dunque di non avere alcuna intenzione di investire su una zona strategica della città”, chiosa. Resa, comunque, ufficiale la data dei sopralluoghi: “Mi auguro stabiliscano innanzitutto l’urgenza di smantellare dall’ex Cofa ogni traccia di amianto almeno per garantire la sicurezza sanitaria della città”, conclude.
La replica della Carpineta. “Il regolamento del question-time non consente di replicare in aula anche quando la dichiarazione di un consigliere lo merita”, risponde così l’assessore regionale al Patrimonio alle accuse provenienti da Marinella Sclocco sulla scarsa chiarezza fatta durante il question time. “Così è stato oggi quando la consigliera Sclocco, a seguito della mia risposta sul caso ex-COFA ha dimostrato di non aver capito o di aver capito sulla base di una sua predeterminata chiave di lettura”, spiega. A seguire, in una nota stampa, vengono finalmente chiarite le posizioni: l’area ex-Cofa è di proprietà della Regione, la quale ha intenzione di vendere quell’immobile, sulla base del suo effettivo valore di mercato, cercando di ottenere attraverso un avviso ad evidenza pubblica, il massimo possibile a vantaggio della comunità abruzzese che ne è proprietaria. Ma questo non esclude che sia anche pronta ad accogliere, sempre nell’interesse pubblico, proposte di acquisto da parte di amministrazioni o enti pubblici. L’assessore Carpineta dice, così, di far luce su una situazione connotata come buia e aggiunge: “verrà venduta seguendo la strada maestra della massima trasparenza, alla quale aggiungerò un pizzico di cautela in più perché le tante voci e le pressioni che in queste settimane le hanno probabilmente sollevate consigliano un supplemento di prudenza pur in presenza di procedure pubbliche e trasparenti”, tende nuovamente la mano al sindaco dal colore amico, puntando il dito su “alcuni suoi consiglieri che, in assenza del Sindaco, continuano ad agitare polemiche pensando di poter utilizzare la Regione come elemento di comodo. Infatti l’aver agitato l’allarme sull’eternit abbinandolo a soluzioni di dismissioni lascia un ragionevole sospetto di una qualche pericolo di speculazione”. Speculazione che l’assessore scongiura nelle possibilità: “Non consentirò alcuna speculazione, economica o politica che sia”.
E riguardo al disinteresse della Regione verso il rilancio della Riviera sud di Pescara, la Carpineta rilancia le accuse alla Sclocco: “La Regione Abruzzo è certamente aperta e ben disponibile ad accogliere proposte di elevato livello qualitativo, di vera eccellenza, che concretizzino progetti di rilevante ed indiscusso interesse pubblico per tutta la Regione e per la Città di Pescara, compresa quella che dovesse venire dalla locale Camera di Commercio, la quale l’ha annunciata ma non l’ha presentata”. Si ripresenta, dunque, un accordo amichevole tra Regione e Camera di Commercio? Giammai: “Questo non significa affatto, come capziosamente ha voluto intendere la consigliera Sclocco, che la Regione venderà alla Camera di Commercio di Pescara. Il 12 ottobre sapremo se la Asl di Pescara ci darà prescrizioni per la sistemazione dell’eternit. Faremo quello che ci verrà chiesto. Rientreremo in possesso dell’immobile. Procederemo a fare le scelte più trasparenti per l’eventuale vendita dello stesso immobile e seguiremo unicamente l’interesse pubblico, quello che coincide esattamente con l’interesse dei Cittadini Abruzzesi che abbiamo l’onore di amministrare”, conclude.
Tutto rimandato, ancora una volta. Prossima tappa: il tanto agognato sopralluogo congiunto di martedì, eseguito il quale si cominceranno ad esigere risposte più tangibili che concrete.
Daniele Galli