Chieti. Una cardiochirurgia all’avanguardia. È quella dell’ospedale di Chieti secondo Alessandro Giardinelli, capogruppo Udc, che torna su una tematica già affrontata e sostenuta dal suo partito, quella volta a salvaguardare il Polo Cardiochirurgico in costruzione presso il Policlinico di Colle dell’Ara di Chieti.
“Nella settimana scorsa” spiega Giardinelli “anche la stampa nazionale ha indirettamente dato ragione e legittimità a quanto da noi difeso e proposto”. Il riferimento è all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, dove recentemente è stato innestato un cuore artificiale permanente in un ragazzo di quindici anni dall’equipe di Cardiochirurgia coordinata dal Cardiochirurgo Antonio Amodeo.
“La notizia riguarda lo stesso tipo di intervento che esegue l’equipe di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Chieti diretta dal professor Di Giammarco” interviene il coordinatore, “che iniziò questo tipo di intervento nel dicembre nel 2008 quando c’erano solo 3 centri in grado di fare tale intervento chirurgico (Chieti, Firenze e Udine), e che fino ad oggi ne ha eseguiti 8, mentre in tutta Italia ne sono stati effettuati 46 (oggi in Italia ci sono 15 centri, compreso quello del Bambino Gesù di Roma). L’innesto di un cuore artificiale è una pratica fondamentale in una Cardiochirurgia al passo con i tempi e si rende indispensabile ed urgente quando le condizioni cliniche del paziente, in lista per il trapianto di cuore, non garantiscono un’attesa dell’organo senza il rischio di un ulteriore peggioramento della situazione clinica”.
Ciò che interessa all’Udc, dunque, è far notare che, fra le tante vicende di malasanità, la cardiochirurgia teatina sia all’avanguardia nella sua disciplina “e che certamente con l’apertura tra un anno del Polo Cardiologico-Cardiochirurgico potrà sempre meglio essere un punto di eccellenza per la sanità del nostro territorio. In questo, permettetemi di dire che l’impegno che noi abbiamo profuso per questa causa è stato un esempio di buona politica”.