Pescara, Buco nei conti dell’edilizia

 

Pd_Pescara_Del_Vecchio_Pescara. Riecco Enzo Del Vecchio, consigliere Pd a fare le pulci ai conti della Giunta di Albore Mascia. Settore edilizia, stavolta, prendendo spunto dalle dimissioni del dirigente Pasqualini e dalle successive dichiarazioni dell’assessore Marcello Antonelli: “La libera professione è incompatibile con il ruolo di dirigente al Comune di Pescara”.

Questa affermazione è di Antonelli, rilasciata durante la conferenza stampa nel giorno in cui salutava l’ing. Marco Pasqualini che abbandonava l’incarico di Dirigente del Settore Edilizia- Sviluppo del Territorio: “Un abbandono celato dietro una oggi riconosciuta incompatibilità ma che invece va letta nel totale fallimento gestionale dell’incarico, e conseguentemente dell’indirizzo politico, svolto dall’ing. Pasqualini”, dichiara Del Vecchio oggi in conferenza stampa. Per il consigliere di opposizione, assessore e ingegnere avrebbero vantato la risoluzione di pratiche arretrate, disbrigo del lavoro corrente e “magicamente le difficoltà tecniche-gestionali che da sempre hanno interessato il settore edilizio del Comune di Pescara e difficoltà interpretative delle norme. Il tutto senza aumento di personale e senza lacuna modifica di quelle dubbie norme”, dice Del Vecchio, che le giudica delle bugie.

Come di consueto mette sul tavolo dati per confutare quelle che definisce “bugie che hanno le gambe corte, rilevate da due inequivocabili elementi: il primo è che il Settore ha potuto beneficiare di un potenziamento dell’organico di tecnici addetti all’istruttoria delle pratiche; il secondo è rimesso alla lettura dei dati di riscontro contabile risultante dal disbrigo delle richieste di concessioni edilizie e, conseguentemente, dall’accertamento/riscossione degli oneri dovuti”. Afferma, Del Vecchio, di aver analizzato gli atti della ragioneria (131500-0 e 131500-1) che registrano il volume economico degli introiti derivanti dall’esame delle pratiche edilizie evase e dall’incassato vero risultante dai versamenti fatti dagli utenti. Risultato: un buco tra quanto risultante dall’analisi delle pratiche e quello realmente incassato sull’edilizia di 536mila euro nel 2009/2010 e quasi un milione nell’ultimo biennio.

“E’ di tutta evidenza che quel faticoso trend positivo che si era manifestato negli anni precedenti ad  opera di una motivata, ma purtroppo carente, struttura tecnica è andato malamente perduto per l’incapacità politica-gestionale svolta dall’Assessore Antonelli e dal Dirigente Pasqualini e dalla lettura di questi dati va visto l’abbandono dell’ing. Pasqualini e di questi dati negativi devono rispondere l’Assessore Antonelli ed il Sindaco Mascia per aver attribuito un incarico dirigenziale ad un professionista che non avrebbe potuto assicurare pienamente la sua attività nei confronti del Comune, come prevede inequivocabilmente la legge italiana. Ora è la volta dell’ing. D’Aurelio Amedeo al quale facciamo gli auguri di buon lavoro e con l’auspicio che voglia subito chiarire di smettere i panni del libero professionista e dedicarsi totalmente all’incarico di dirigente del Comune di Pescara che, come ampiamente dimostrato sin qui, non può essere svolto sommandolo ad altri incarichi se non mettendo a rischio il buon funzionamento dell’ente stesso”, conclude il consigliere Pd.

La replica di Antonelli
“Comprendiamo le difficoltà e l’imbarazzo del Partito democratico nell’aver visto il centro-destra realizzare in appena un anno di governo quanto l’amministrazione di centro-sinistra non è riuscita a eseguire in sei anni, come lo smaltimento delle oltre 600 pratiche arretrate per richieste di licenze edilizie. Ma quelli raggiunti dal settore edilizia del Comune di Pescara con il dirigente Pasqualini sono risultati concreti che neanche le frottole del Pd potranno cancellare o mutare”, ha detto l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli commentando la conferenza stampa del Pd.
“I risultati ottenuti dal centro-destra nel settore dell’edilizia sono visibili, concreti, tangibili e facilmente verificabili – ha ribadito l’assessore Antonelli -. In appena un anno di amministrazione abbiamo ottimizzato il lavoro del settore perché la politica non ha mai esercitato ingerenze nell’attività dei tecnici o dei dirigenti. Abbiamo riorganizzato il settore dividendo l’edilizia privata da quella produttiva, ossia le pratiche della Sua da quelle della Suap, ed è stata ovviamente una scelta politica che il centro-sinistra non ha saputo fare e che il centro-destra ha avuto la capacità di effettuare. Abbiamo sbloccato le ristrutturazioni innovative che per due anni il centro-sinistra aveva lasciato nella completa indifferenza, generando un contenzioso elevatissimo con i privati, e anche in questo caso la nostra è stata una chiara scelta politica. Poi abbiamo incrementato il numero dei tecnici assegnati al settore dell’edilizia privata e i risultati si sono visti, e contestualmente  abbiamo promosso un progetto di produttività e anche in questo caso si è trattato di una scelta politica che il centro-sinistra non ha saputo compiere. Evidenti poi le frottole del centro-sinistra in merito alla posizione dell’ingegner Pasqualini che, nel periodo in cui ha ricoperto la carica di dirigente presso il Comune, non aveva alcuna incompatibilità di carica. Nel corso della conferenza stampa promossa per annunciare il cambio della guardia nella dirigenza, così come nel comunicato stampa, abbiamo semplicemente detto che l’ingegner Pasqualini ha deciso di non prorogare il proprio rapporto con il Comune di Pescara perché le attività del suo studio professionale, che hanno subito un congelamento inevitabile per 14 mesi, ora hanno avuto la priorità, la sua è stata semplicemente una scelta professionale personale. Proviamo però comprensione per il Pd – ha ribadito l’assessore Antonelli – che oggi, con difficoltà e imbarazzo, ha visto scoperta la pesante eredità che ci ha lasciato dopo sei anni di governo, un’eredità fatta di 750 pratiche arretrate solo per le licenze edilizie, un’eredità che pure siamo riusciti a smaltire in appena un anno di lavoro, grazie anche al supporto di un valido dirigente. Meglio sicuramente un libero professionista che un dirigente nominato dopo essere stato appena giudicato inidoneo alla prova concorsuale”.

Daniele Galli

 

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