Pescasseroli. I tagli ai parchi sono un ritorno al passato, la prova che il centrodestra non vuole investire sul futuro che è irrimediabilmente legato all’economia verde. È quanto emerso oggi pomeriggio a Pescasseroli, dove la segreteria nazionale del Pd ha chiamato a raccolta dirigenti del partito, esponenti delle associazioni ambientaliste e dei parchi ed amministratori locali per discutere di un nuovo patto per l’ambiente.
“Scommettere sull’economia verde vuol dire avere il coraggio di investire sul futuro” hanno sottolineato Stella Bianchi, responsabile ambiente della segreteria nazionale del Pd, e Fabrizio Vigni, presidente degli Ecologisti Democratici, “mentre i tagli ai parchi che il governo Berlusconi sta imponendo rischiano di compromettere un modello di sviluppo innovativo e che va potenziato, non certo destrutturato”. Per le aree interne, ha aggiunto il senatore abruzzese Giovanni Legnini, “la tutela dell’ambiente, l’economia verde, le nuove tecnologie hanno le potenzialità per essere l’occasione storica per un rilancio solido dell’economia. Ma è del tutto assente una strategia non solo del governo Berlusconi: la totale mancanza di idee e progetti da parte della Regione Abruzzo, che sta smarrendo l’idea di regione-pilota, è desolante. Noi ci batteremo perché questo cambi”.
Per Vincenzo Pisegna, presidente degli Ecodem abruzzesi, “la tutela della biodiversità è uno strumento vincente contro lo spopolamento dell’entroterra montano e delle zone rurali”, e secondo Pierino Di Pietro, responsabile ambiente del Pd abruzzese, “le politiche attuate dal centrodestra in Abruzzo, dal petrolio, agli inceneritori al nucleare, vanno nella direzione contraria alla Green Economy, chiave di un rilancio economico della regione”. Alla manifestazione, alla quale hanno partecipato i principali esperti del settore, sono intervenuti anche Giammarco Samurri, presidente di Federparchi, la rete nazionale dei parchi, il senatore Tommaso Ginoble (“occorre tornare ad innamorarsi del territorio e invertire la rotta”) ed Enzo Giammarino, presidente di Ecotur, che ha ricordato i volumi del turismo natura in Italia: “Oltre 10,7 miliardi di fatturato e quasi 100 milioni di presenze. Numeri che fanno capire che il turismo può essere la vera industria del rilancio delle aree interne”.