“Consentire alla Regione la vendita dell’ex COFA senza aver prima definito nel dettaglio ed in modo prescrittivo le previsioni urbanistico/edilizie dell’intero comprensorio, significa sottrarre alle casse pubbliche milioni di euro”, dice Costantini. Per il consigliere regionale, il Comune di Pescara dovrebbe unicamente rendere nota la futura destinazione dell’area e dell’intero comprensorio, prima che si proceda alla vendita, altrimenti: “Sarebbe come se in un appalto pubblico si decidesse il prezzo di aggiudicazione dopo aver conosciuto chi e’ l’aggiudicatario”.
Fatto questo, il pensiero di Costantini si conclude così: “Costringere tutti quelli che, pubblici e/o privati, oggi si affannano nel tentativo di accaparrarsi l’area, a pagare il giusto prezzo ed a realizzare un intervento coerente ed integrato al progetto di sviluppo dell’intero comprensorio. Questo e’ l’unico percorso da seguire, se il fine perseguito e’ quello dell’interesse pubblico”
Chi invece pensa ai lavori di bonifica, oggi, è Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd. Nel caso particolare: lungaggini burocratiche e le dichiarazioni dell’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci che predica attesa nonostante la riscontrata disponibilità di fondi per l’intervento. “C’è ancora da aspettare, anche se i soldi ci sono e, nel frattempo, continuano a staccarsi pezzi di eternit dal tetto dell’edificio, con tutte le immaginabili conseguenze per la salute dei cittadini. L’assessore Masci ha anche definito la questione una “priorità assoluta” per la Regione e il Comune. Per i nostri enti tutto è sempre una priorità assoluta eppure mai nulla viene risolto tempestivamente e le colpe non sono mai attribuibili ai nostri amministratori. Di solito la responsabilità è affibbiata o a lungaggini burocratiche o alla passata amministrazione, ma mai al lavoro amministrativo non svolto o agli atti non prodotti. Se i nostri governi comunali e regionali funzionano davvero, li invito a prendere in mano la situazione e a mettere un punto su questa questione, subito, senza continuare ad indugiare”, scrive Casciano in un comunicato stampa.