Pescara, Mascitelli (IdV): “un appello in difesa dei lavoratori San Stefar”

 

alfonso_mascitelliPescara. Il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell’IdV Abruzzo e vicepresidente della Commissione speciale d’inchiesta sul Sistema Sanitario Nazionale, torna a parlare delle condizioni drammatiche che coinvolgono centinaia di lavoratori del gruppo Villa Pini.

“Il direttore generale della Asl di Pescara” scrive in una nota “abbia un minimo di buonsenso e di autorevolezza e faccia firmare ai suoi uffici l’autorizzazione al pagamento degli stipendi ai dipendenti della San Stefar, visto che la curatrice fallimentare, con imparzialità e professionalità, ha già fatto tutta la sua parte per salvaguardare i diritti dei nostri lavoratori”.

Secondo Mascitelli, “è vergognoso dover assistere all’assenza totale di responsabilità di un governo regionale che, nascondendosi dietro la lentezza e la cavillosità burocratica, non si decide a scrivere la parola fine ad una delle più dolorose vertenze di lavoro che la nostra regione ha dovuto affrontare. Se in Abruzzo esiste ancora un commissario straordinario della Sanità, nella persona di Gianni Chiodi, batta un colpo e abbia il coraggio di farsi garante del fatto che il Durc, indispensabile per sbloccare gli stipendi dei lavoratori, sarà regolarizzato nell’immediato proseguimento delle procedure fallimentari. Adesso basta! Basta giocare sulla pelle dei lavoratori”.

Il senatore, inoltre, chiede le dimissioni di Gianni Chiodi dagli incarichi commissariali che gli sono stati attribuito, quello alla Sanità ed alla Ricostruzione.

“Nella nostra regione” ha detto “abbiamo tre emergenze: quella morale, quella del terremoto e quella della sanità. I fatti purtroppo ci dicono che Chiodi ha già fallito sulla prima, non vogliamo che ora ci porti al fallimento sulla seconda e sulla terza. Per l’entità delle risorse e l’estrema delicatezza e urgenza dei problemi che dovranno essere affrontati, è necessario che il governo nazionale si renda conto che per uscire da questa palude occorre una figura terza, per garantire imparzialità e autorevolezza per fare e portare avanti scelte di responsabilità. Chiodi non è nelle condizioni oggettive, personali e ambientali per poterlo fare. E di questo chiederemo conto a Berlusconi e al suo governo, così sarà chiaro ai cittadini di chi sono le responsabilità”.

 

 

 

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