Ospedale Guardiagrele: dietrofront della maggioranza: votata la proposta dell’opposizione

ospedale_guardiagreleGuardiagrele. Dopo le polemiche dei giorni scorsi il consiglio comunale ha votato all’unanimità sulla proposta portata dal gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune” che boccia il programma operativo Chiodi-Baraldi in maniera dura e decisa e, soprattutto. “E’ una vittoria del centrosinistra – ha spiegato Gianna Di Crescenzo – ma è, soprattutto, una vittoria dell’intera città alla quale è stata evitata la mortificazione di una sostanziale adesione al progetto Chiodi-Baraldi che Salvi e la sua giunta volevano far passare. Salvi ha portato in consiglio comunale il manager Zavattaro e il direttore sanitario Budassi, rimasto in silenzio, sperando di convincere i cittadini della bontà delle loro soluzioni, come se i posti letto di una RSA, di un centro contro le malattie senili o delle associazioni tra i medici di base possano essere il surrogato di un ospedale per acuti”.


Il centrodestra esce dal consiglio comunale con una sostanziale sconfitta e una netta distanza con i vertici provinciali e regionali che sostengono il Piano Operativo Sanitario di Chiodi e della Baraldi.  La maggioranza che perde i pezzi come Donatello Di Prinzio che si è smarcato dalla posizione del suo sindaco dichiarandosi privo di una rappresentanza politica perché ormai orfano di chi aveva sostenuto nelle sue manifestazioni e di chi ha contribuito a far eleggere, dall’assenza del consigliere leghista Scioli che, sebbene fosse assente giustificato, appariva e spariva senza sedersi nei banchi della sua maggioranza.
“Il consiglio di ieri – ha aggiunto il capogruppo dell’opposizione – ci ha consegnato, oltre a queste, un’altra importante certezza: la disattivazione del nostro ospedale e l’azzeramento dei posti letto per acuti, strada sostenuta e appoggiata dal centrodestra, a tutti i livelli, è una manovra che non comporta nessun risparmio. Lo ha detto Zavattaro e noi gli crediamo, anche perché era una convinzione da tempo maturata. Qualcuno, allora, dovrà spiegarci il perché di questa decisione, la chiusura dei piccoli ospedali, spacciata per la soluzione al debito della sanità abruzzese. Consapevoli che il diritto alla salute è un interesse fondamentale e collettivo, abbiamo scelto, come sempre, di offrire il nostro aiuto e mettere a disposizione il nostro lavoro alla maggioranza, accogliendone dunque alcune emendamenti che sono stati di integrazione alla nostra proposta di delibera consiliare, e incaricando il Sindaco Salvi ad agire nell’ottica della salvaguardia del presidio ospedaliero guardiese e non della sua trasformazione in generico poliambulatorio in cui non sia garantita neanche l’emergenza/urgenza”.

 

 

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