L’Aquila. Dopo la pausa estiva, riprende l’attività giudiziaria della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila, intenzionata a dare maggiore impulso all’inchiesta sugli appalti per il G8 de L’Aquila e per la ricostruzione post-terremoto. Sono previsti, infatti, per questa settimana gli interrogatori, come persone informate sui fatti, del presidente della Carispaq Rinaldo Tordera e del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi.
Il filone d’inchiesta sui lavori di ricostruzione della procura distrettuale antimafia abruzzese, in collaborazione con la procura nazionale antimafia, vede già coinvolto uno dei coordinatori nazionali del Popolo della libertà Denis Verdini, indagato con l’ipotesi di reato di corruzione. Sempre sul registro degli indagati compare il nome dell’imprenditore aquilano Ettore Barattelli, che in settimana sarà interrogato dai magistrati.
Barattelli è il presidente del consorzio Federico II, creato dopo il terremoto, costituito dall’impresa della famiglia Barattelli, dalle altre due aziende aquilane Vittorini Emidio e Marinelli-Equizi, e dalla Btp del presidente dimissionario Riccardo Fusi. Quest’ultimo è coinvolto nell’inchiesta di Firenze, poi passata per competenza a quella di Perugia, sui grandi eventi e gli appalti del G8 alla Maddalena, che ha portato tra gli altri in carcere il presidente del consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci, l’imprenditore Diego Anemone, oltre a vedere coinvolto, come indagato, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Secondo l’accusa si sarebbe cercato di ottenere appalti nella ricostruzione attraverso la presentazione di politici influenti. I magistrati aquilani hanno acquisito nuova domentazione dalla Procura di Roma e di Firenze. Barattelli è anche consigliere di amministrazione della Carispaq, componente dell’assemblea della Fondazione della Carispaq e vice presidente dell’Ance L’Aquila. Sul Consorzio, poi sciolto dallo stesso Barattelli, la Procura distrettuale antimafia indaga relativamente a due subappalti: il primo riguarda la realizzazione della nuova scuola media Carducci, l’altro alcuni lavori nella caserma militare Campomizzi che ospita ancora parte degli sfollati.