Capistrello. Il Comune di Capistrello, nell’essenza della sua colorata comunità locale e nel racconto del suo amato centro storico, presto si laureerà ‘Borgo Autentico d’Italia’. Questa l’idea, la proposta e la promessa che l’Amministrazione di Capistrello fa alla sua cittadinanza.
È stato il primo cittadino del Comune di Scurcola Marsicana, Vincenzo Nuccetelli, attuale delegato regionale Rete BAI, a dare il ‘la’, ieri pomeriggio, ad un’assise consiliare straordinaria, che ha avuto il ruolo strategico di definire un nuovo modo di fare e costruire turismo.
Il Comune di Capistrello, di fatti, intraprenderà un percorso di crescita condiviso per la realizzazione degli obiettivi contenuti nell’appena adottato ‘Manifesto di Borghi autentici d’Italia 2015’.
Ieri, 22 marzo, dopo un minuto di silenzio in ricordo delle sette giovani vite italiane spezzate in Spagna, il Comune si è unito alla marcia dell’Associazione nazionale dei ‘Borghi Autentici d’Italia’, realtà, questa, molto attenta allo sviluppo turistico delle piccole e medie comunità, basato prettamente sulle loro preziosità artistiche e paesaggistiche.
A dirigere l’orchestra, il primo cittadino Francesco Ciciotti, che ha sottolineato l’importanza «della promozione della vita nei borghi d’Italia, con particolare riferimento al loro patrimonio architettonico ed urbanistico, che è da salvaguardare dall’abbandono e dall’incuria».
Il borgo di Capistrello è, di fatti, riconosciuto all’unanimità come uno scrigno di tesori artistici, urbani e architettonici.
«Esso, però, – ha continuato Ciciotti – è stato oggetto, nel corso degli anni, di un fastidioso abbandono. I nostri predecessori non ci hanno lasciato un’eredità di struttura edilizia in loco ben tenuta; per questo urge operare. Tenteremo, grazie all’appoggio della rete, di rivitalizzare le sue caratteristiche, così da farlo divenire più attrattivo. Eventi e ristrutturazioni rispettose della storia condurranno Capistrello ad ottenere la certificazione di ‘Borgo Autentico’».
A ribadire la sostanza del progetto, anche l’assessore alla cultura Antonella Silvestri, che ha seguito, passo dopo passo, il piano strategico. «La crisi economica non permette a molti giovani di poter investire nel proprio borgo storico di residenza. Bisogna invertire questa tendenza».
Verrà utilizzata in Comune, quindi, a partire da oggi stesso, la lente d’ingrandimento che visualizza, solo per migliorarle, le aree critiche che non vanno d’accordo con il decoro urbano. Alla fine della seduta del Consiglio comunale, è stata, quindi, approvata dall’unanimità, la proposta di delibera riguardante l’adozione del ‘Manifesto dei Borghi Autentici 2015’.
«Un consiglio straordinario – ha affermato Nuccetelli – è ciò che ci vuole per portare alla luce la strabiliante normalità di lavoro di squadra che c’è dietro la rete dell’associazione, che rappresenta, ad oggi, più di 280 territori comunali. Questi suoli amministrati assurgono, come recita lo slogan, a comunità che ‘ce la vogliono fare’. Lo sforzo dell’amministrazione, in questo caso, combacia con l’azione di stimolo e di pungolo nei confronti degli stessi cittadini del territorio. Sono loro, di fatti, i primi attori che danno luce agli angoli bui di progetti positivi che, fino ad ora, magari, non hanno visto l’alba. Noi di ‘Borghi Autentici’ crediamo nel turismo sostenibile, che è il motore immobile dell’Italia del 2020».
È stata approvata, in Consiglio comunale – con 8 voti favorevoli e 5 astenuti – anche la proposta di delibera riguardante l’istituzione del primo albo ufficiale custode e protettore delle associazioni locali, nate e cresciute sul territorio comunale. Si tratta di uno strumento «che – ha concluso il sindaco – consente a tutti di partire dalla stessa fermata del treno, senza passare per corsie preferenziali. Tutte le associazioni, di fatti, avranno gli stessi vantaggi, se, ovviamente, saranno meritati grazie alla bilancia veritiera delle azioni intraprese. Apriremo i cancelli a tutti coloro che vorranno realizzare una realtà associativa vivida, che abbia voglia vincere la scommessa con il sociale».