Chieti. “Precisando che non è intenzione del MoVimento 5 Stelle di Chieti, privare i cittadini di Brecciarola del luogo di ritrovo storico, abbiamo l’obbligo di tornare ad occuparci della vicenda che ruota intorno all’assegnazione dell’immobile Il Casone di Brecciarola”.
Così in una notaOttavio Argenio e Manuela D’Arcangelo del MoVimento 5 Stelle Chieti, che aggiungono: “Con l’interrogazione presentata lo scorso 17 novembre abbiamo appurato che il Comune di Chieti, per anni, ha tollerato l’occupazione del Casone di Brecciarola da parte di un’associazione che lì ha stabilito la propria sede senza che la stessa le venisse assegnata con regolare Delibera di Giunta come previsto dalle vigenti norme regolamentari. A seguito dell’interrogazione e dei successivi accessi agli atti, abbiamo appurato che la Giunta sta provvedendo, proprio in questi giorni, ad emanare il provvedimento concessorio dopo che l’Associazione in questione, nella quale milita anche il Consigliere comunale Diego Costantini di Brecciarola, ha finalmente provveduto, dopo quasi due anni di utilizzo gratuito dei locali, ad integrare la documentazione, in origine carente dello statuto associativo, nel tentativo di sanare le irregolarità da noi evidenziate proprio con l’interrogazione. Nonostante tutto, a nostro avviso gli abusi continuano nell’indifferenza e nella compiacenza di chi, ricoprendo un ruolo istituzionale, dovrebbe dare l’esempio ed essere il primo a segnalare il mancato rispetto delle regole del gioco. A quanto pare, chi di fatto possiede le chiavi del Casone, consente ad altre Associazioni di beneficiare della totalità dei locali e delle stanze, comprese quelle poste al piano superiore che non possono essere occupate poiché inagibili stante il precario stato di manutenzione del tetto, soprattutto eludendo le regole previste per l’assegnazione dei locali e degli immobili comunali. Da quanto ci risulta, l’accesso ai locali inagibili è stato consentito anche a dei bambini!”.
“A beneficio di quanti non lo avessero ancora compreso – concludono Argenio e D’Arcangelo – ripetiamo che pretendiamo trasparenza nella gestione degli immobili comunali, nessuno escluso! Non possiamo tollerare che il patrimonio comunale, che appartiene a tutti, sia usato allo scopo di favorire solo alcuni soggetti e per le più svariate ragioni, così come non possiamo esimerci dal segnalare il pericolo a cui possono essere esposte le persone a causa dell’inerzia del Comune e dei mancati controlli che l’ente ha l’obbligo di porre in essere”.