L’Aquila. ‘Dopo la costituzione dell’Urban Center L’Aquila, con l’elezione del Comitato Scientifico, del Segretario: Francesca Romana Fabiani (Associazione L’AQUILA CITTA’ FUTURA) e del Tesoriere: Fioravante Mancini (Associazione A.N.P.I. – P.S.), siamo solo al secondo piccolo passo, di un cammino che vedrà conclusa questa fase di avvio solo con la prima risoluzione varata dai Tavoli Tematici e portata all’attenzione della Città per tramite delle proprie rappresentanze istituzionali; tavoli che ricordo, saranno aperti già dal prossimo mercoledì 24, con la discussione del regolamento di avvio e gestione del processo partecipativo’.
Lo afferma in una nota il presidente dell’Urban Center L’Aquila, l’architetto Maurizio Sbaffo.
‘I cinque componenti facenti parte del C.s. sono: Bufalini Rita (Associazioni ATHENA CONSULTING e SOCIAL M.A.R.), Gasbarrini Antonio (Associazione ANGELUS NOVUS), Leopardi Cinzia (Associazione BAMBINI DI IERI E DI OGGI), Paglino Margherita (Associazione SOCIOPLAN), Tomassi Giulia (Associazione QUINTA GIUSTA), la cui elezione per acclamazione dell’Assemblea, che raramente è stata così partecipata e concorde, è stata resa possibile grazie alla disponibilità ed allo spirito di servizio dimostrato dagli altri tre candidati: Capezzali Roberto (Associazione L’AQUILA IN COMUNE), De Paolis Chiara (Comitato MOVE YOUR CITY) e Fabiani Francesca Romana (Associazione L’AQUILA CITTA’ FUTURA), che rispondendo al bando, aperto a tutti i membri dell’Urban Center, per proporre le proprie candidature, hanno successivamente ritenuto di dover favorire questo momento riconsegnandolo al vero spirito dell’Urban Center radicato sui valori della democrazia partecipata, che sottolineiamo ha regole alquanto diverse dalla democrazia rappresentativa ben più incline alla competizione sia essa elettorale o funzionale ad una più prosaica e mera autoreferenzialità.
La compagine gestionale appena eletta, inoltre rappresenta pienamente quanto, al momento dell’emanazione del bando di evidenza pubblica per la costituzione dell’Urban Center, è stato fortemente voluto, sia dall’Amministrazione comunale, sia da quelle poche altre associazioni incomprensibilmente defilate dal voler assumere responsabilità organizzative, in quanto oggi non si può sottacere o far finta di non sapere che, con l’apertura partecipativa alla cittadinanza intera, sarebbe stata decretata la fine di una visione di Urban Center quale strumento elitario e tecnocratico’, insiste il presidente.
‘Questo non vuol dire che si vuole rinunciare ai saperi ed alle competenze che, con spirito di servizio come compete ai soggetti che, pur non essendo i soli a detenerle comunque le rappresentano, ne sono certo non si vorranno far mancare alla Città ed al territorio.
Chi pensa e continua a descrivere questa Comunità incapace di poter esprimere questi valori forse dovrà cominciare a ricredersi, ma questo certo si vedrà da quello che gli organismi appena eletti sapranno concretizzare nei prossimi giorni e da come ciò sarà espresso. Ricordando infine che all’appello manca ancora il Comune che spero a brevissimo, come promesso dall’assessore Fabio Pelini presente in Assemblea, indicherà la propria rappresentanza in seno all’Urban Center’, conclude Sbaffo.