Vasto, Scuola ‘Spataro’: palestra chiusa

Vasto. “Non credo debba essere necessario l’intervento risoluto dei genitori dei nostri alunni per risolvere un problema che si è arenato senza che la politica amministrativa abbia saputo dare una soluzione immediata. Mi riferisco alla chiusura della palestra interna al “Plesso scolastico” Spataro di Vasto a causa di un pavimento in parquet che si è gonfiato a causa di un allagamento di cui non sono ben noti i motivi, ma che, purtroppo, induce, a ragione, la dirigente scolastica a sospenderne la fruizione per evitare responsabilità dirette nel momento in cui questa palestra è a disposizione dei  bimbi delle scuole elementari e dell’asilo nido”.

 Il Consigliere comunale Nicola Del Prete interviene su questo argomento dopo aver sollecitato personalmente chi, oggi, ha la responsabilità politica di gestione delle strutture scolastiche.

 “Se l’amministrazione comunale intende continuare a fare finta di nulla, magari rimandando un intervento di smantellamento e rifacimento del parquet necessari per la ripresa delle attività ginniche, vuol dire che non ha a cuore le sorti di decine e decine di bimbi della nostra città. Purtroppo non basta un intervento tampone per eliminare i rigonfiamenti visibili all’interno della palestra, mi chiedo perché sono passati mesi e la situazione è ancora lontana dalla migliore definizione. Si tratta di un impegno che non supererebbe i cinquemila euro: pochi se consideriamo la funzione ed il beneficio di questa palestra. Se poi il Comune , pur di rimandare questo intervento, vuol far trascorrere un altro anno scolastico prima di dare soluzione al problema e rimbalzarlo alla prossima amministrazione comunale, allora hanno ragioni i genitori ad indignarsi. Mi auguro – conclude il Consigliere Del Prete – che il dirigente incaricato a questo settore, trovi tra le pieghe del suo bilancio una somma tale da consentire un intervento immediato di rifacimento del parquet che, trattandosi di una cifra ben al di sotto della soglia, non necessita di procedure complesse. In altre occasioni, per interventi di minore valenza sociale e di minore interesse generale si è provveduto con maggiore speditezza, non capisco perché, questa volta, a patire debbano essere i bimbi della scuola “Spataro”.

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