Pescara, spiagge libere ancora senza bagni pubblici

spiaggia_recinzioniPescara. Cantieri aperti, recinzioni inadeguate, ma dei gazebo e dei bagni pubblici che dovevano sorgere sulle spiagge libere del litorale pescarese finora ci sono solo gli scheletri. La denuncia è del segretario cittadino Pd Stefano Casciano.
“Un’amministrazione che dice di voler realizzare grandi opere come il tunnel sotto il fiume, non riesce neanche a completare tre bagni e un chioschetto in tre mesi?”, questa la domanda che pone Casciano in una nota scritta. Il Comune di Pescara, attraverso un appalto, ha affidato ad una ditta campana la realizzazione di bagni e gazebo nelle spiagge libere del lungomare, a maggio sono partiti i lavori ma, ad oggi, 13 luglio, a stagione estiva inoltrata, non sono stati ancora terminati. “Un’iniziativa lodevole”, prosegue Casciano, “un’ottima idea, va riconosciuto,ma, come sempre, hanno fallito, non riuscendo a portare a termine il progetto che, seppur interessante, non comportava chissà quale grande dispendio di forze e, almeno sulla carta, non doveva scontrarsi con chissà quale impedimento”.
Il segretario pensa, poi, alla sicurezza pubblica: “Condivido pienamente il progetto di rendere più accoglienti le spiagge libere, ma se questo significa che i bagnanti devono convivere con calcinacci, tubo di ferro e materiale da costruzione accanto ai loro ombrelloni, allora è meglio lasciar perdere ed evitare questo inutile dispendio di denaro pubblico”, prima di passare, come nel suo stile, alle stoccate più affilate: “Sarebbe questa la ‘Pescara, città del turismo’ tanto sbandierata da Mascia? Sarebbe questa l’Amministrazione in grado di far diventare Pescara una città internazionale?”.
E anche in questo caso non perde occasione di ricalcare la crisi politica della maggioranza, che lui stesso definisce: “impantanata, ormai da mesi, in liti furibonde fra gli esponenti degli schieramenti che compongono la maggioranza. La mancata approvazione di due variazioni di bilancio da parte di forze politiche che legittimamente rivendicano il proprio ruolo,  è la dimostrazione che il Governo Mascia fa acqua da tutte le parti e che è, dunque, arrivato al capolinea. È ora di scendere da questo treno sgangherato, che viaggia su una linea morta”.

Daniele Galli

 

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