Bussi sul Tirino. Prosegue lo scontro, a mezzo stampa, tra PdCi e Sel e il sindaco di Bussi, Salvatore La Gatta, per la querela sporta dal primo cittadino nei confronti della consigliera comunale di Uniti a Sinistra Sonia Del Rossi.
“L’oggetto della querela”, ha riferito La Gatta al quotidiano Il Centro, “è un’accusa che mi è stata rivolta: cioè di aver detto bugie. Al centro della questione c’è la seduta del Consiglio dello scorso 17 luglio, quando il sindaco espose la sua posizione sul piano di acquisizione del sito ex Solvay, paventando le intenzioni dell’industria chimica di abbandonare il territorio inquinato della Val Pescara; La Gatta, quota Rifondazione Comunista, aggiunge nella sua replica ai segretari provinciali di Sel e PdCi di aver “aspettato l’ultimo giorno utile per presentare querela, convinto che due partiti che si richiamano ai valori della sinistra, avrebbero trovato il modo di rimediare ad accuse infamanti e prive di qualsiasi fondamento, ma così non è stato”.
Lascia, comunque, una porta aperta a Sel e Pdci, rendendosi disponibile a un chiarimento in pubblica piazza. Ma dall’altro lato della sinistra viene chiesto di più, ovvero ritirare “una querela su accuse infondate e ‘ad personam’ contro Sonia Del Rossi, quando la nota mandata alla stampa (il giorno dopo il Consiglio del 17 luglio, Ndr.) aveva la triplice firma Licheri–Di Brigida-Del Rossi”, dicono in una nota gli altri due firmatari della reazione alle parole di La Gatta, oggetto della querela indirizzata solo alla consigliera comunale.
“Se il sindaco aveva una diversa opinione o riteneva di dover ottenere delle scuse aveva modi e luoghi consoni per porre la questione”, aggiungono, “troviamo questo scorretto ed è una modalità che suona politicamente come un ricatto”.
Tirati in ballo come partito del sindaco, interventono anche gli esponenti locali di Rifondazione Comunista: “ I compagni di Sel e e PdCI”, rispondono Maurizio Acerbo, Corrado Di Sante e Marco Fars, “definiscono vile e inaccettabile che il sindaco quereli una consigliera di opposizione, ma non abbiamo letto nessuna analoga dichiarazione quando il Presidente Luciano D’Alfonso da loro sostenuto ha querelato consiglieri regionali di opposizione. Siamo convinti che chi ha dato del bugiardo al sindaco possa chiarire le sue affermazioni riconducendole a termini politici e siamo certi che questo sarà sufficiente per ottenere il ritiro della querela”, concludono, auspicando “che a Bussi si superi questo momento di tensione inutile”.